Presentata dal consigliere regionale del Pdl una interrogazione al presidente De Filippo
“Un attento monitoraggio della spesa relativa ai Programmi Fesr, Fse e Psr 2007-2013, soprattutto in merito al superamento delle note criticità per la lentezza della spesa, evitando il rischio di disimpegno; le valutazioni del Governo regionale per affrontare in tempo le questioni derivanti dalla nuova programmazione Ue 2014-2020”: sono le richieste del consigliere regionale Franco Mattia (Pdl), contenute in un’interrogazione rivolta al Presidente De Filippo.
In premessa Mattia ricorda che “la Commissione europea per una migliore definizione del parziale ritardo di alcune Regioni, in sostituzione dell'attuale ‘phasing out/in’, ha istituito una
nuova categoria, definita ‘in transizione’, che riguarda solo 50 Regioni europee e, in Italia, le Regioni Basilicata, Abruzzo, Molise e Sardegna e che la Commissione Europea ha provveduto a definire il nuovo budget comunitario 2014-2020: 336 miliardi di euro destinati ai Fondi strutturali (Fesr, Fse e Fondo di coesione) e 384 miliardi per la Politica agricola comune. Di essi, circa 39 miliardi di euro andranno alle Regioni in transizione, comprendenti quelle che hanno un Pil pro capite pari al 75-90 per cento rispetto alla media Ue dei 27 Paesi (la Basilicata è una di esse)”.
“Tali risorse – sottolinea Mattia – dovranno essere attinte attraverso il concorso e la condivisione di obiettivi comuni con le altre Regioni italiane in transizione, quali il Molise, la Puglia e la Sardegna, o con altre Regioni europee con le stesse caratteristiche di reddito. Occorre, dunque – aggiunge il consigliere – favorire un progetto comune finalizzato alla creazione di un modello di sviluppo, in coerenza con le identita' che esse rappresentano. Ciò è necessario al fine di conquistare un maggior potere contrattuale nei confronti dell'Ue e per creare direttrici comuni di crescita sulla base delle regole di spesa definite dall'UE che si basano sulle solite parole chiave: convergenza, competitività, semplificazione, condizionalità e sostegno degli investimenti”.