Da Sud a Sud all’insegna della solidarietà. È stato presentato in mattinata dall’assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Potenza, Paolo Pesacane il percorso di cooperazione internazionale per la sicurezza sociale e lo sviluppo interculturale in Kenya denominato, appunto, da “Da Sud a Sud”.
Il progetto – promosso dalla Provincia in collaborazione con Amani Onlus, una organizzazione non governativa riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri, e con il Kivuli Centre dei Nairobi – è articolato in tre filoni di attività: intervento economico di cofinanziamento del programma sanitario (Riruta Health Program), che consiste nell’offrire servizi sanitari di qualità gratuiti o a un costo sostenibile per la comunità che vive nell’area di Riruta Satellite, in particolar modo per i cittadini affetti da HIV/AIDS e di altre malattie ad esso correlate e per tutti coloro che necessitano di assistenza sanitaria; l’avvio di politiche attive di partenariato e la promozione culturale, da realizzarsi attraverso un percorso di interscambio culturale con le popolazioni degli Slums di Nairobi per stimolare l’elaborazione di prodotti culturali e promuovere scambi culturali.
Nel corso dell’incontro l’assessore provinciale alle Politiche Sociali, Paolo Pesacane, ha illustrato l’attività messa in campo dalla Provincia in materia di cooperazione internazionale negli ultimi dieci anni, evidenziando la concretezza degli interventi realizzati. Per l’assessore “la cooperazione decentrata assume un ruolo sempre più importante, soprattutto in un momento come quello in cui viviamo nel quale si fa sempre più strada una cultura xenofoba e razzista. Di qui l’importanza delle istituzioni locali chiamate a svolgere una funzione sempre più fattiva e di sensibilizzazione nei confronti delle emergenze del sud del mondo”.
A raccontare l’attività svolta in Kenya attraverso il Riruta Healt Program è stato Padre Renato Kizito Sesana, missionario comboniano fondatore del Kivuli Centre di Nairobi, un centro sociale alla periferia della capitale del Kenya, nato per accogliere i bambini di strada e diventato un importante punto di riferimento per tutte le persone povere della zona.
“Nel nostro centro – ha detto Padre Kizito – ospitiamo i ragazzi dai 12 ai 16 anni vissuti in strada, vittime di violenze per noi difficili da immaginare. Diamo loro un letto, la possibilità di frequentare la scuola, con gli operatori che li seguono come genitori, incoraggiandoli a sviluppare la loro creatività. La nostra attività è finalizzata a fornire soprattutto a questi bambini l’educazione sanitaria di base e a garantire loro il diritto alla pulizia e allo studio, oltre che a crescere in un contesto familiare idoneo”.
Il presidente di Amani Onlus, Gianmarco Elia, ha illustrato l’attività svolta a favore dei bambini di strada in Kenya, Zambia e Sudan ricordando “l’importanza di aderire e finanziari questi progetti finalizzati a rendere migliori le condizioni di vita di chi è meno fortunato”.
Sul filone della promozione culturale è intervenuto Felice Lisanti presidente dell’associazione culturale Energheia che ha istituito il premio letterario Energheia Africa Teller rivolto ai giovani africani fra i 20 e i 35 anni, come ha spiegato Lisanti.
Un progetto ambizioso dal sud Italia al sud dell’Africa, che ha suscitato l’interesse di enti locali e privati.
Grande successo per lo spettacolo “Simba na mende. Il leone e lo scarafaggio”, una favola tradizionale africana sul valore dell’acqua, messo in scena, dopo la presentazione del progetto, sul palcoscenico del teatro Stabile, dai 13 artisti di età compresa fra i sette e i dieci anni, del Koinonia Children Team di Nairobi.
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