Provincia Pz, approvati equilibri di bilancio

Nel corso della seduta di Consiglio provinciale che si è svolta oggi, è stata approvata dai gruppi dai maggioranza, dall’Intergruppo consiliare di Centro e con l’astensione dei consiglieri Aurelio Pace (Gruppo misto) e Michele Destino, Severino Notarfrancesco e Salvatore Giannasio del Pdl, la relazione sullo stato di attuazione dei programmi e si è dato atto del permanere degli equilibri di bilancio.
Nel suo intervento, il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza ha illustrato le principali attività svolte nei primi nove mesi dell'anno, facendo presente che esse sono frutto delle azioni che i vari settori dell'Ente hanno messo in campo sulla base dei programmi e degli obiettivi assegnati con l'approvazione del bilancio di previsione 2011. Per dare atto del permanere degli equilibri di bilancio si è resa necessaria una variazione, pari a 733 mila euro, rinviando alla successiva manovra di assestamento una ulteriore e più completa verifica sull’accertamento delle entrate e delle relative uscite. Le risultanze contabili, alla luce della manovra correttiva, confermano il tendenziale rispetto dei vincoli imposti dal patto di stabilità per il 2011.
“Ammontano a 7,2 milioni di euro, per il 2011, e a 12 milioni di euro, per il 2012, i tagli che la Provincia di Potenza ha avuto e avrà sul proprio bilancio, pari rispettivamente al 40 e al 60 per cento dei trasferimenti dello Stato. Nel 2011 abbiamo tagliato i costi della politica e razionalizzato le spese per il funzionamento della macchina amministrativa. Abbiamo retto così, mentre nel 50 per cento delle Province italiane (soprattutto nel Nord) è stata aumentata l’Rc auto. Nel 2012 sono stati confermati tagli per 12 milioni di euro. Ad aggravare un contesto già difficile si aggiunge, poi – ha spiegato Lacorazza – un Patto di stabilità rigido: pur avendo le risorse, in pratica, non si può procedere al pagamento di più di una quota ogni anno. Stiamo operando con Regione e parti sociali per alleggerire tale difficoltà. Nonostante tutto non ci siamo arresi, ma abbiamo sopperito ai tagli attraverso la riduzione dei costi della politica e la razionalizzazione della macchina amministrativa puntando sulla innovazione tecnologica, oltre che sulla valorizzazione del patrimonio. Malgrado la riduzione dei trasferimenti dallo Stato, abbiamo avviato collaborazioni con Regione, Ministeri e Comuni, rispondendo a bandi comunitari al fine di recuperare risorse importanti per la cultura, le politiche sociali, la viabilità e l’edilizia scolastica”.
Il coordinatore Costanzo ha dato comunicazione della costituzione dell’Intergruppo consiliare di Centro-Terzo Polo, rappresentato dai consiglieri Palmiro Sacco e Leonardo Lovallo dell’Udc, Vincenzo Libonati dei Dec, Biagio Costanzo dell’Mpa e Giuseppe Morero del Fli. “Il neo-intergruppo vuole essere un reale e concreto riferimento politico in Provincia – ha detto Costanzo – con funzione di sostegno, di controllo, di stimolo e di sollecito alle azioni messe in campo dall’Amministrazione provinciale”.
Il voto di astensione sul provvedimento dei quattro consiglieri di minoranza è stato spiegato dal capogruppo Michele Destino (Pdl), il quale ha rimarcato il lavoro bipartisan svolto in commissione Bilancio per evitare, almeno per quest’anno, l’aumento della Rc auto e ha sottolineato l’impegno messo in campo da amministratori, funzionari e i dipendenti per garantire i servizi, nonostante i tagli operati dallo Stato. “Credo, tuttavia, che si possa fare di più, recuperando fondi per la viabilità e riservando maggiore attenzione al dimensionamento scolastico”.
Da parte sua, il presidente della commissione Bilancio Salvatore Giannasio (Pdl) ha chiesto, da un lato, un’opera di sensibilizzazione nelle scuole per il contenimento dei consumi, dall’altro ha ribadito la necessità di un regolamento per l’esecuzione degli impianti termici e di una ricognizione sullo stato di attuazione dell’intero patrimonio della Provincia, per consentirne un’adeguata valorizzazione.
Apprezzamento sul provvedimento è stato espresso dai consiglieri Vittorio Prinzi (Idv), Angelo Lamboglia (Idv), Antonio Salicone (Pd), Tommaso Samela (Pd), Antonio Rossino (Psi), Ivan Vito Santoro (Sel) e Giuseppe Telesca (Pdci), i quali hanno sottolineato l’impegno dell’amministrazione, della struttura e del personale, a fronte di tagli consistenti e senza aumento delle tasse, a ridurre la spesa anche politica, ad intercettare nuove risorse attraverso tutti i canali possibili e a rendere utile e operativa la funzione dell’Ente nei settori di competenza, spesso attivando nuovi investimenti e puntando sulle risorse umane e l’innovazione.
In merito, poi, alla costituzione dell’Intergruppo, i consiglieri Prinzi, Lamboglia, Rossino e Pace hanno chiesto che sullo stesso avvenga una discussione nelle sedi opportune, mentre Salicone, Santoro e Telesca hanno sollecitato maggiore chiarezza sulla sua collocazione.

E ancora. E’ stato approvato all’unanimità il regolamento di consultazione dell’Archivio storico della Provincia di Potenza, mentre il presidente Lacorazza ha dato comunicazione di una deliberazione della Giunta provinciale riguardante un prelevamento dal fondo di riserva esercizio finanziario 2011, pari a 230 mila euro.

Infine, l’assise ha deciso all’unanimità di far proprio e condividere l’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale della Basilicata sulla gestione delle risorse idriche lucane, che boccia il raddoppio della seconda canna del Sinni, da finanziare con fondi Fas per 180 milioni di euro.
“Non credo che il dibattito sulla questione acqua possa essere banalizzato in riferimento soltanto alla quantità di somme che la Puglia deve ancora dare alla Basilicata, relative all’accordo quadro del 1999 tra le due regioni interessate e il Ministero dello Sviluppo economico”, ha spiegato il capogruppo Pace che, assieme ad altri consiglieri della minoranza, ha portato il tema in Consiglio. “Serve piuttosto una discussione ampia e traversale – ha aggiunto Pace – che metta al centro l’idea della compensazione ambientale, offrendo risorse al territorio del Senisese”.
Secondo Santoro, “è importante rimarcare la nostra autonomia regionale, mettendo al centro il bisogno dei cittadini, ovvero il diritto all’acqua, bene irrinunciabile, che non può essere venduto”. Anche per Prinzi, “l’acqua non si può vendere, ma occorrono delle compensazioni ai territori e il riordino dei troppi enti che gestiscono questo bene”.
Samela, inoltre, ha messo in evidenza i cambiamenti apportati dal Codice dell’Ambiente che introducono il concetto di ampliamento del distretto idrico a tutto il Mezzogiorno e quindi la necessità di cooperazione istituzionale, non solo con la Puglia, ma con le altre regioni del Sud per la gestione delle risorse idriche. Infine, sul punto ha offerto il proprio contributo anche il presidente Lacorazza. (r.a.)

BAS 05

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