Provincia Pz, approvato odg su Polo della ceramica

“Non solo perché è dovuto, ma anche per il rapporto situazionale, di stima e di amicizia che mi lega ai consiglieri, vorrei offrire qualche motivazione rispetto alla decisione assunta nel revocare la delega assessorile a Vito Di Lascio”. Con queste parole, il presidente Piero Lacorazza ha aperto la seduta di Consiglio che si è svolta oggi, nel Museo provinciale.
“Innanzitutto, la circostanza non può offuscare il lavoro fatto e il contributo che Di Lascio ha dato all’Ente e, quindi, alla comunità. La decisione è ancora più forte, me ne rendo conto, anche per l’incompatibilità tra assessore e consigliere, tanto da non determinare la continuità della sua funzione istituzionale. Tuttavia, come ho già detto – ha aggiunto Lacorazza – è venuto meno un rapporto di fiducia, la cui incrinatura è anche riconducibile al clima politico, francamente non spiegabile, che avvolge l’Ente Provincia. È su questo che avvenuto il dialogo tra me e Vito Di Lascio, certo scaturito dal rifornimento carburante, ma teso a crescere per un contesto che ancora oggi, tende ad alzare la cortina fumogena del confronto politico senza provare a stare al merito dei problemi e alle possibili soluzioni. Io mi sono assunto una responsabilità, ma la revoca è arrivata solo ieri, a fronte di continui e frequenti confronti avvenuti nella giornata di lunedì, ma avviati già da sabato scorso, quando un quotidiano della Basilicata aveva dato notizia della vicenda della fornitura di gasolio. In questo contesto, c’è stato il mio invito alle dimissioni. E poi le decisioni della revoca martedì mattina. Infine – ha concluso il presidente – spero e mi auguro che questa attenzione sull’Ente non sia riferita esclusivamente alla mia persona, tirata in un ‘eccesso’ di dialettica politica, ma al merito delle questioni che assessori e consiglieri stanno provando ad affrontare con determinazione e sinergie, come, per esempio, l’intesa sottoscritta ieri con Regione e Comune di Venosa per procedere entro fine mese alla pubblicazione del bando per il primo impianto di compost. E’ un esempio, ma certamente indicativo, delle sforzo che insieme ad altre istituzioni ci stiamo mettendo per aggredire problemi strutturali che presenta il nostro territorio”.
Subito dopo l’intervento di Lacorazza, il presidente del Consiglio provinciale Palmiro Sacco ha letto all’assemblea una missiva di Di Lascio, con la quale questi ha ringraziato e salutato consiglieri ed assessori per il lavoro svolto e l’alto senso di responsabilità dimostrati e ha rivolto loro un appello affinché mantengano aperto il dialogo per risolvere insieme le criticità presenti sul territorio.
Successivamente è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato dal capogruppo Michele Destino (Pdl) sulla situazione del Polo della Ceramica, rappresentato dalla Ceramica Fenice, la Blu Ceramic e la Blu Mix, aziende dell’area industriale di San Nicola di Melfi, che hanno cessato l'attività.
“Di conseguenza, i 135 dipendenti dei tre stabilimenti saranno collocati in cassa integrazione straordinaria. Con questo ordine del giorno – ha spiegato Destino – si impegna il Consiglio provinciale, al fine di uscire dalla crisi, a formulare varie proposte. Fra queste, indichiamo l'invito al sistema bancario locale a proporre nuove linee di credito e interventi mirati della Regione Basilicata per mettere le aziende in condizione di operare a lungo termine. La politica ha il compito di tutelare i posti di lavoro”.
Le medesime preoccupazioni per la situazione occupazionale e produttiva lucane sono state espresse da Antonio Murano (Provincia Futuro), Antonino Capuano (Pdl), Vittorio Prinzi (Idv) e Tommaso Samela (Pd), i quali hanno condiviso l’appello di Destino ad una concertazione di forze ed energie tra diverse istituzioni, Provincia compresa, per difendere i lavoratori. “La Provincia – hanno affermato – deve continuare a svolgere un ruolo da protagonista, andando anche oltre le deleghe già assegnate, come è accaduto per la pubblicazione del bando per il primo impianto di compost a Venosa, la proposta del piano di dimensionamento scolastico o la conferenza sul petrolio in Val d’Agri”.
Ha raccolto il consenso unanime dell’assemblea anche un altro ordine del giorno, presentato dai 14 consiglieri provinciali, per ricordare i bambini Rom presenti sul territorio italiano morti o che rischiano la vita per il freddo, gli incendi e le malattie. Un odg con cui si impegnano il presidente della Provincia e l’assessore alle Politiche sociali a sollecitare, presso la Presidenza della Repubblica, reali politiche di sostegno alla povertà, attuare un Piano nazionale di coordinamento tra diverse istituzioni per superare la logica dei campi, riconoscere i diritti negati ai profughi dei Balcani e dare cittadinanza alle migliaia di minori nati in Italia.
“Le istituzioni non possono delegare ad altri le responsabilità. Anche la Provincia – ha detto il capogruppo Ivan Vito Santoro (Sel) – deve far sentire la propria voce, al fine di salvaguardare i bambini, che da soli non sanno difendersi”. Per Prinzi, inoltre, i problemi legati alla solidarietà vanno affrontati in modo collettivo da parte di tutte le istituzioni.
Infine, sono stati approvati all’unanimità i Piani operativi annuali delle Comunità montane Medio Agri (esercizi finanziari 2006 e 2007) e Alto Sinni (dal 2005 al 2008), che contengono soprattutto interventi infrastrutturali per le due aree.

BAS 05

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