Il caso della diga del Pertusillo è stato nuovamente al centro della discussione, nel corso delle commissioni VII e VI della Provincia di Potenza, presiedute dai consiglieri Angela Latorraca e Severino Notarfrancesco, che si sono riunite questa mattina in seduta congiunta, in piazza Mario Pagano a Potenza.
Per avere delucidazioni sull’avvistamento di pesci morti nell’invaso, fenomeno che si è verificato ad aprile scorso, è stato ascoltato il responsabile della struttura complessa chimica dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata Eugenio Chiaravalle. Alla seduta hanno partecipato anche il vicepresidente e assessore provinciale all’Ambiente Massimo Macchia e il vicecommissario della Polizia provinciale Vito Tripaldi.
“Dagli accertamenti effettuati su campioni di carpe e carassi che sono stati portati all’Istituto, alcuni purtroppo in avanzato stato di decomposizione – ha spiegato Chiaravalle – è emerso che non siamo in presenza di metalli o materiali inquinanti (pesticidi, carbammati, disserbanti, organi fosforati), quanto piuttosto di microcistine, nitrati e nitriti, componenti questi che non dovrebbero comparire, ma i cui valori riscontrati sono comunque al di sotto della soglia prevista dall’Epa (Agenzia governativa ambientale statunitense). La presenza di questi nutrienti è dovuta probabilmente a scarichi o a coltivazioni intense. Il problema – ha aggiunto Chiaravalle – dovrebbe essere risolto con il potenziamento e la messa a sistema dei depuratori”.
Latorraca e Notarfrancesco hanno quindi sottolineato come il dottor Chiaravalle abbia offerto rassicurazioni sull’assenza di cause per la moria di pesci legate a metalli o a scarichi di petrolio.
Lo stesso Chiaravalle ha preannunciato l’avvio a breve di un progetto dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata, attivato con la Regione Basilicata, per il monitoraggio nella Val d’Agri. “Verificheremo, utilizzando alcuni animali sentinella, l’eventuale insorgere di patologie o di altri problemi – ha concluso Chiaravalle – confrontando degli allevamenti in prossimità del Centro oli di Viggiano con altri in zone più distanti. Ulteriori analisi saranno effettuate sugli alimenti prodotti in zona e verranno attivati controlli sulla radioattività”.
Durante la commissione è stato, inoltre, sollevato il tema del controllo degli scarichi. Proprio su tale tema il vicepresidente Macchia ha annunciato, nei giorni scorsi, l’avvio di un progetto operativo al fine di censire gli scarichi sulle aste fluviali, georeferenziarli e, infine, inserire i dati nel Sit, per ottenere un vero e proprio catasto degli scarichi su supporto informatico. Il progetto, che partirà proprio sul bacino del Pertusillo e dei suoi affluenti, si svilupperà in varie fasi e servirà per avere lo stato dell’arte degli scarichi. Infine, Macchia ha rimarcato il potenziamento dell’attività di controllo della Polizia provinciale. (r.a.)
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