Provincia Pz: terza edizione della Giornata mondiale del rifugiato

“La collocazione della Basilicata e dell’intero Mezzogiorno, nel cuore del Mediterraneo, pone la necessità di affrontare e governare processi inarrestabili di immigrazione conseguenti alle diverse emergenze, dal Nord Africa alla cosiddetta “Primavera araba”. Sull’equilibrio tra diritti e doveri e  su quello tra sicurezza, paura e integrazione è necessario creare convergenze, per costruire giorno dopo giorno, partendo dalle scuole, una società migliore e nuove occasioni di crescita, in grado di garantire anche condizioni di sicurezza".
Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza partecipando alla tavola rotonda "Immigrazione, integrazione e profughi: scambi che cambiano l'Italia e il mondo", che si è svolta questa mattina nell’ambito della terza edizione della Giornata mondiale del rifugiato "Derive e approdi", promossa dall'Assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Potenza e che si concluderà questa sera con il concerto degli Almamegretta, alle 21, nel Parco Baden Powell (via Angilla Vecchia) a Potenza, con ingresso gratuito.
"Il valore della sicurezza, finora interpretato in maniera populistica e strumentale – ha continuato Lacorazza – va inteso invece come la possibilità di vivere serenamente processi di integrazione che, se ben governati, possono diventare per la nostra realtà locale preziose opportunità di crescita. Ciò è possibile, e maggiormente concretizzabile, se attorno a quest’obiettivo si riunisce un’intera comunità educante, in grado di tenere insieme, enti locali, scuola, chiesa, associazioni e società civile".
Ad aprire i lavori la proiezione del cortometraggio di Ettore Scola dal titolo: «‘43-‘97», teso a collegare il viaggio della memoria nei luoghi dell’Olocausto con la giornata del rifugiato e un messaggio video del vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella.
“Questa giornata si inserisce nel programma di azioni svolte dall’Ente a favore dei rifugiati, alcune delle quali, come i progetti Sprar, Aesculapius e Corti di memoria hanno ottenuto il riconoscimento dell'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Una giornata dedicata a tutti coloro i quali non sono riusciti a raggiungere le nostre coste, hanno perso la vita in mare o sono stati respinti. Quando si parla di immigrazione – ha affermato l’assessore alle Politiche sociali della Provincia di Potenza Paolo Pesacane – spesso si fa molta confusione, non distinguendo tra migranti economici che scelgono di lasciare le proprie abitazioni alla ricerca di vita migliore e coloro che vanno via dal loro Paese perché perseguitati per motivi di ordine religioso o politico o per sfuggire alla guerra. Ebbene, credo sia un elemento di civiltà prendersi carico di queste persone attraverso un’accoglienza diffusa, che è quello sperimentato da questa Provincia e da alcuni Comuni con il progetto Sprar”.
“In questo periodo di grave crisi, bisogna ripartire dalle scuole attraverso azioni che promuovendo creatività, sostenibilità e inclusione, riattivino un processo di sviluppo. Da parte nostra abbiamo messo in campo il progetto “Corti di memoria”, nell’ambito del più vasto programma “Abitare il futuro”, perché trasferire alle scuole competenze e appropriazione diretta della memoria – ha detto l’assessore provinciale alla Cultura Francesco Pietrantuono – sia uno degli strumenti per costruire un modello di società più inclusiva che valorizzi la creatività, le competenze e il talento individuali. Partendo dal viaggio ad Auschwitz e Birkenau, il progetto “Corti di memoria” ha offerto agli studenti la possibilità di avere un'esperienza diretta di un evento da non dimenticare, come fu quello della Shoah. Un percorso che ha dato alle scuole la possibilità di appropriarsi di quella memoria e di riflettere sui grandi problemi dell'accoglienza e dell'integrazione, utilizzando strumenti e linguaggi creativi”.
Nei suoi saluti il prefetto di Potenza Antonio Nunziante ha sottolineato l’importanza della cultura dell'immigrazione. "Non bisogna essere spaventati dal diverso, poiché la diversità – ha aggiunto Nunziante – non è una penalizzazione, ma un valore aggiunto. Per affrontare l'emergenza immigrati, è necessaria un'azione sinergica di tutte gli enti, con il contributo importantissimo del volontariato".
Il presidente della Regione Vito De Filippo – sollecitato dal giornalista di “Repubblica” Goffredo De Marchis, che ha moderato il dibattito nella seconda sessione della mattinata – ha sottolineato "come il modello di accoglienza diffusa messo in campo dalla Basilicata, con ottimi risultati e varie esperienze concrete di integrazione, sia un ottimo esempio di cooperazione fra diversi soggetti. In tal senso la nostra regione è parte di un Mezzogiorno che ci consegna speranza e fiducia, per un futuro sempre più improntato ai concetti dell'integrazione e dell'internazionalizzazione".
Da parte sua, l'assessore alla Cittadinanza sociale della Regione Puglia Nicola Fratoianni ha spiegato che "il tema dell’immigrazione assume in Italia una dimensione strutturale e per tale ragione non può essere gestito attraverso una logica emergenziale, ma va affrontato partendo da una riorganizzazione delle risorse e una ridefinizione dell’impianto legislativo.  Quest’ultimo si è retto finora su due pilastri – ha spiegato – la politica del respingimento, da un lato, e quello dell’assimilazione culturale, dall’altro, entrambi fallimentari, anche perché anziché smorzare hanno incrementato gli ingressi irregolari, accrescendo la criminalità. Per analizzare, in maniera esaustiva, tale fenomeno è inoltre necessario considerarlo anche dal punto di vista economico. Un dato su tutti: il nostro Paese, per la gestione del fenomeno, ha un saldo attivo di circa un miliardo e mezzo. In tale ottica è necessario, dunque, un impianto di prospettiva, che consideri ad esempio come affrontare il fenomeno dopo la fine dell’emergenza Nord-Africa".
Anche il vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa Gianfranco Todisco ha portato il proprio saluto all’iniziativa, sottolineando l’importanza di considerare gli stranieri e i rifugiati come una risorsa e di garantire loro la possibilità di vivere una vita degna.
In rappresentanza del sindaco Vito Santarsiero è intervenuto l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Potenza Donato Pace, che ha espresso parole di apprezzamento per l'iniziativa, considerandola un utile momento di confronto su un tema attuale. (r.a., r.s.)

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