“Se si dovesse ritornare a votare per il rinnovo dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale di Basilicata, si consumerebbe uno degli atti politici più arroganti degli ultimi tempi”.
Lo dichiara il coordinatore di Veri Valori, Aldo Michele Radice.
“E' come dire – continua Radice – che a partita giocata il risultato non piace a qualcuno e quindi va annullato e tutto deve ricominciare come se nulla fosse stato. Chi poi dovrebbe essere di fatto il garante della correttezza dell'operato del Consiglio, invece si rende arteficie per annullarne gli effetti, non memore che in ben altre circostanze è stato arteficie di risultati similari. Lo sfregio istituzionale – coclude Radice – è che questo Consiglio Regionale, che più volte ha abdigato alle proprie prerogative, rinunci autonomamente ad esercitare una propria prerogativa per assecondare accordi tra persone o meglio tra due gruppi politici e dar corso, a votazione avvenuta, di nuovo agli intrighi di corte, agli accordi sotto banco, prevaricando la volontà ed il ruolo del Consiglio e dei singoli Consiglieri, anche per loro non c'è il vincolo di mandato”.
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