Per l’esponente del Pdl in Consiglio regionale, Bankitalia registra il fallimento della politica fatta in questi anni in Basilicata.
“La Basilicata va male secondo il rapporto Bankitalia. Ottimismo, invece, sostiene il presidente della Regione, Vito De Filippo in risposta al rapporto sullo stato dell’economia lucana. Piuttosto, secondo il mio giudizio, ennesima riconferma negativa sull'uomo politico che da diversi anni, da vicepresidente della Provincia di Potenza, da assessore regionale e da presidente della Regione, è artefice diretto del destino di tutti noi”. A sostenerlo il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa secondo il quale “De Filippo non perde occasione per minimizzare qualunque notizia che rappresenta lo stato comatoso dell’economia lucana e le ripercussioni sulla società e sul tenore di vita dei lucani. Si gioca con sofismi e abili artifici retorici volti a camuffare la realtà, che è drammatica; a meno che 5.400 posti di lavoro persi nel 2010 siano bazzecole e le migliaia di nuovi emigranti siano altro che lucani desiderosi di nuove esperienze o novelli viaggiatori”.
“‘Incantatori di serpenti’, – prosegue Rosa – in questo modo De Filippo ha definito i rappresentanti del Governo nazionale riguardo ai quesiti referendari. Mi chiedo, lui cosa sta dimostrando di essere. Un contastorie di fiabe o semplicemente un politico non adatto a rivestire il ruolo. Forse tutto questo, leggendo come si arrampica sugli specchi nel voler affermare che il Pil è oramai un dato obsoleto. Ma aldilà di quale indice statistico si usa, sfido chiunque a trovare un rapporto che affermi che la Basilicata goda di buona salute economica e sociale. Il voler raccontare ai lucani ogni giorno la verità delle sue fiabe, rispetto alla cruda realtà di una regione che cola a picco, questa volta con certificazione Bankitalia, è deleterio ma soprattutto offensivo”. “Secondo De Filippo – afferma ancora il consigliere – la disoccupazione giovanile legata indubbiamente allo scarso sviluppo della regione, diventa ‘giovani diplomati e laureati che non accettano lavori dequalificanti che le imprese offrono, con la conseguenza di avere sempre più extracomunitari’; le 12.000 domande pervenute per work experience e reddito ponte frutto della disperazione dei giovani che si accontentano del sussidio di 500 euro al mese, diventano 12.000 giovani ‘che stanno cercando un lavoro’”.
“Ma una buona volta la vogliano smettere con le favole – dice l’esponente del Pdl. Il governatore diventi serio e smetta di ritrovare nella verità sempre il bicchiere mezzo pieno. Dica ad esempio che il Reddito Ponte è un ammortizzatore sociale estemporaneo, mentre è lucrativo per le società di formazione; abbia il coraggio di ammettere che un giovane che guadagna 700 euro al mese non è un occupato ma un nuovo povero; che un lavoro precario e mal retribuito non fa diventare una persona ‘occupata’ ma la fa sopravvivere. Ammetta che le politiche per il turismo hanno fallito nonostante le parate mediatiche alla Bit di Milano, ai giri velistici, ai ‘grandi eventi’ per far sbarcare ‘Greci Virtuali’ a Senise. Di questo bicchiere mezzo pieno, secondo la visione di De Filippo, ogni giorno che passa non sta rimanendo più nulla, dato che tra pochi anni, andando avanti così, diventeremo solo la riserva indiana per le compagnie petrolifere”.
“Bankitalia – conclude Rosa – registra il fallimento della politica fatta in questi anni in Basilicata e la risposta di De Filippo è la reazione di un’oligarchia provinciale che guarda con antipatia chi sostiene una verità diversa dalle loro mistificazioni. Invece assieme alla sua maggioranza di Governo faccia una vera autocritica affinché si possa cambiare il passo prima che sia troppo tardi e che le opportunità europee e nazionali svaniscano per la loro abituale inerzia”.