Dopo l’approvazione nel Comitato delle Regioni del parere da lui proposto, l’esponente Pd chiede di definire “un quadro di norme tecniche moderno ed omogeneo per l’adeguamento sismico delle costruzioni e la classificazione della vulnerabilità sismica”
“Un grande risultato, dopo un anno di duro lavoro e grazie al contributo di tutta la delegazione italiana del Comitato delle Regioni e dell'esperto che mi ha supportato, il professor Angelo Masi dell’Università di Basilicata, siamo riusciti a proporre e vedere approvato all’unanimità nella plenaria del Comitato Europeo delle Regioni un parere che, per la prima volta , vede un organismo europeo deliberare sul tema della riqualificazione sismica”. E’ quanto ha dichiarato Vito Santarsiero, consigliere regionale del Pd e componente del Comitato delle Regioni, dopo l’approvazione nell’assemblea plenaria dell’organismo di un parere da lui proposto sul tema “Una politica europea per la riqualificazione sismica del patrimonio edilizio ed infrastrutturale”.<br /><br />“Dobbiamo spostare sempre più attenzioni e risorse dal dopo al prima, è questa la vera svolta per ridurre il rischio da disastri – ha aggiunto l’esponente politico -, passando dagli studi agli interventi e sensibilizzando i cittadini al diritto – dovere della prevenzione. È questa una delle nuove sfide che si chiede di avviare con tale parere all’Unione europea e alle politiche di coesione in particolare, per evitare vittime e danni nonché per evitare di spendere risorse solo ‘dopo’ e per la ricostruzione, e non già ‘prima’ per la tutela dei cittadini ,della crescita e del grande patrimonio storico e artistico dei Paesi europei”.<br /><br />A parere di Santarsiero “serve un Piano di azione europeo per definire un quadro di norme tecniche moderno ed omogeneo in tema di adeguamento sismico delle costruzioni esistenti nonché della definizione di un comune approccio per la classificazione della vulnerabilità sismica e per la chiara esplicitazione dei criteri di priorità , stante la grande quantità di interventi da effettuare. È il primo passo di un nuovo cammino per rendere più sicure le nostre comunità e per rafforzare i processi di sviluppo dell' Europa. Un grazie anche al presidente Lambertz e al vice Markkula per il sostegno dato al parere: entrambi erano parte della delegazione del Comitato delle Regioni che nello scorso mese di maggio visitò le aree dell'Italia centrale colpite dal sisma ed entrambi, dinanzi alle devastazioni causate dal terremoto, già allora convenivano sull’esigenza di un nuovo impegno dell'Europa per sviluppare azioni di prevenzione e tutela”.<br />