“Non si possono attendere le catastrofi, come avvenuto in Sardegna, per sbloccare le risorse paralizzate dal Patto di stabilità. Le alluvioni del Metapontino e gli allarmi meteo delle scorse settimane hanno 'smascherato' l’insostenibile paradosso di avere, nella nostra provincia, oltre 50 Meuro bloccati con i quali si potrebbe intervenire sulla prevenzione del dissesto e sulle emergenze, oltre a dare ossigeno alle imprese. L’attività di studio su cui abbiamo deciso di investire importanti risorse, creando un ponte tra istituzioni pubbliche e presidi della ricerca (Università e Cnr) per migliorare un servizio essenziale come la viabilità, è accompagnata da una serie di investimenti sulla messa in sicurezza delle nostre strade, con fondi che derivano, per oltre 40 Meuro, dall’assegnazione Cipe, dalla riprogrammazione dei tre Patti territoriali dell’Ente e dalla convenzione, sottoscritta lo scorso settembre, tra Provincia ed Eni spa”.
Lo ha affermato il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza introducendo questa mattina i lavori della giornata di studio su rischio idrogeologico e viabilità provinciale, durante la quale sono stati presentati i risultati del progetto “Valutazione del rischio idrogeologico combinato e del relativo grado di esposizione della rete stradale della Provincia di Potenza”, frutto dell’accordo di programma con la Regione Basilicata che prevede anche la realizzazione del catasto delle strade provinciali.
“Il monitoraggio effettuato dai ricercatori universitari e del Cnr sulla viabilità provinciale, inoltre, potrebbe rappresentare – ha continuato Lacorazza – un’ottima base di partenza per riorganizzare efficacemente i servizi di forestazione e vie blu, su cui la Regione Basilicata investe oltre 60 Meuro, e definire in modo più funzionale i ruoli di enti, quali le aree programma o i consorzi di bonifica che, come le province, vivono un momento di transizione. Non può esistere una buona programmazione senza una precedente pianificazione. Convinti di ciò abbiamo approvato quest’anno dopo 14 anni il Piano strutturale provinciale. Questo studio, inoltre, frutto di una stretta cooperazione con il mondo della ricerca, segna un ulteriore passo in avanti nella riqualificazione dell’attività pubblica, che potrà essere potenziato dall’integrazione dell’accurata mappatura della viabilità provinciale con i fascicoli di Arbea, ovvero con le informazioni in possesso delle aziende agricole-zootecniche, per costruire un sistema di manutenzione integrata del sistema pubblico”.
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