Romaniello su buono benzina

Il consigliere di Sinistra, Ecologia e Libertà parla di “provvedimento all’insegna della ingiustizia sociale”

“La firma del decreto attuativo del provvedimento governativo con l’avvio delle procedure riguardanti la carta per lo sconto benzina riservato ai circa 335mila patentati lucani (i lucani non patentati sono invece 225mila) è l’ennesima ingiustizia sociale perpetrata dal Governo nei confronti dei lucani ed in particolare dei cittadini più deboli (pensionati, disabili e portatori di handicap, famiglie con un solo patentato)”. E’ il commento del capogruppo Sel (Sinistra Ecologia e Libertà) in Consiglio Regionale Giannino Romaniello, per il quale “l’ingiustizia è ancora più marcata tra i pensionati al minimo (in totale 125mila) di cui in buona parte senza patente”.

“Sul piano dei benefici reali – aggiunge l’esponente Sel – si tratta di calcolare il costo per l’emissione e per la distribuzione della card ai patentati, che dovrebbe avere una spesa media tra i 15 e i 20 euro a card, con il risultato che i 90 euro di “buono benzina” si ridurranno a circa 70euro a testa, oltre a tener presente, come è accaduto per la “social card” erogata a favore dei pensionati al minimo, di un buon 10-15 per cento di card non funzionanti e quindi da sostituire con un costo complessivo destinato ad aumentare. In attesa del nuovo provvedimento del Ministero per lo Sviluppo Economico per l’individuazione del soggetto che si occuperà dell’emissione e della distribuzione della card, le Poste Italiane – continua Romaniello – sembrano il soggetto più accreditato a farlo per la propria presenza capillare di sportelli sull’intero territorio regionale. Di qui la necessità di riprendere la proposta di chiedere alle Poste Italiane, in cambio del notevole profitto, la definizione di un piano straordinario di potenziamento e di espansione dei servizi che realizzerebbe nuovi posti di lavoro e scongiurerebbe la chiusura di uffici postali in contrade rurali e piccoli comuni”.

A parere del capogruppo di Sel “la strada più efficace sarebbe stata quella del trasferimento diretto alla Regione Basilicata dei 33,5 milioni di euro, quale quota finanziaria destinata ad alimentare il ‘buono benzina’, per concentrare queste risorse straordinarie nell’incremento del Programma di Reddito di Cittadinanza Solidale e in un piano straordinario per la raccolta differenziata dei rifiuti attraverso l’impiego di lavoratori in mobilità, cassa integrazione straordinaria o ordinaria ai quali garantire un’integrazione di reddito sicuramente basso ed inadeguato a fronteggiare le spese quotidiane in famiglia”.

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