“Ricordare in queste ore tristi la figura di Angelo Ziccardi (del senatore Ziccardi) non è facile. Non lo è per il dolore che lascia in tutte e tutti noi, ma non lo è anche perché, ricordarlo, significa doverne ripercorrere, con la memoria, la vicenda politica e umana, entrambe appartenenti non solo alla storia della sinistra, ma alla più generale vicenda politica della Basilicata e del Mezzogiorno. Significa ricordare la centralità che per lui ha sempre rivestito la sovranità della politica: quella sempre presente ricerca, a tutti i costi, dello sbocco politico senza il quale, qualsiasi azione, anche la più radicale, rischia di risolversi in semplice ribellismo”.
È quanto si legge in un comuinicato stampa del coordinatore di Sinistra Italiana Basilicata, Gianni Rondinone.
“Protagonista delle pagine più significative della storia del Mezzogiorno, a partire dalle lotte per la terra che porteranno allo ‘Stralcio’ di Riforma Agraria, fino alla sua battaglia parlamentare per la legge 285 in favore della occupazione giovanile, vanno oggi sottolineate due sue attitudini, che non lo hanno mai omologato: da un lato la sua indipendenza culturale che, nonostante un lineare percorso tutto dentro al Pci (compresa la frequentazione della scuola di Partito alle Frattocchie), gli permetteva d’immaginare soluzioni non scontate; conseguenza di tale indipendenza, la capacità di guardare sempre più avanti della quotidianità, come dimostrato dal suo impegno nella Lega delle Autonomie a difesa delle comunità e delle aree interne, leggendo con grande anticipo le difficoltà d’isolamento sempre maggiore cui venivano esposte.
Ci piace ricordarlo ricorrendo all’immagine di ‘lampiere’ attribuitagli da Piero Di Siena nell’introduzione alla sua autobiografia, e che bene sintetizza la sua consapevolezza della politica come ‘impegno collettivo’. Un abbraccio caro va alla sua famiglia”.