“Ad ogni buon conto da parte nostra nessun pregiudizio sulla scelta del neo Direttore generale, Andrea Des Dorides, salvo a riparlarne quando la sua macchina organizzativa sarà a regime e quindi in grado di produrre gli effetti sperati ed auspicati”
“Che sulla vicenda nomina del Direttore generale dell’Ospedale S. Carlo di Potenza ci sia stata una trattativa tutta interna fra le varie componenti del Pd lucano è chiaro ed inequivocabile”. E’ quanto asserito dal consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli.
“Sarebbe da sciocchi – prosegue Napoli – credere che la scelta sia stata esclusivamente frutto di quella meritocrazia se solo si pensa a quanto accaduto nel recente passato con scelte ed incarichi assegnati, che davvero poco hanno avuto a che vedere col principio tanto sbandierato. La prova è offerta da quel che è dato registrare presso alcune Unità Operative, una volta fiore all'occhiello per la sanità lucana. Ad ogni buon conto, da parte nostra nessun pregiudizio sulla scelta del neo Direttore generale, Andrea Des Dorides, salvo a riparlarne quando la sua macchina organizzativa sarà a regime e, quindi, in grado di produrre gli effetti sperati ed auspicati. Quello che fa specie in tutta questa vicenda – sottolinea il consigliere del Pdl – è l’atteggiamento del vice presidente del Consiglio regionale, il dipietrista Enrico Mazzeo. L’esponente di Idv, già dirigente del S. Carlo in aspettativa, Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Potenza, si è schierato ‘tout court’ contro la scelta del presidente De Filippo. A suo dire, si sarebbe favorito un ‘nome illustre’ di fuori regione, penalizzando le scelte interne, sottacendo al contrario i criteri che bisognava andassero seguiti e, soprattutto, le anomalie da superare in un sistema sanitario, quello lucano, dove la politica ha dato prova, e continua a darne, di ingerenze che sono il vero cancro da estirpare affinché possa realmente parlarsi di trasparenza e meritocrazia. A questo punto, pare evidente ciò che a Mazzeo interessasse per davvero: gli equilibri da mantenere all’interno del centrosinistra per evitare uno stato di marginalità difficilmente recuperabile. Nel puntare il dito contro la Giunta regionale, dimentica che all'interno della stessa c’è anche il Segretario regionale di Idv”.
“La vicenda impone tuttavia – sostiene Napoli – una considerazione, quella secondo la quale ci sia già qualcuno che guarda con interesse alle prossime imminenti nomine quale stanza di compensazione. Anche qui, altro che valori, altro che principi. Solo deplorevole ingerenza politica”.