Sanità, audizioni in quarta Commissione consiliare

Ascoltati i rappresentanti degli infermieri del 118 dell’Azienda sanitaria di Matera, Scarcione e Dema, in merito alla nuova legge di riordino del Ssr e Bochiccchio e Citro su riconoscimento terapie farmacologiche in materia di ipogonadismo maschile

Problematiche legate alla legge di riordino del Sistema sanitario regionale e riconoscimento del diritto a terapie farmacologiche adeguate in materia di ipogonadismo maschile, al centro delle audizioni che si sono svolte, oggi pomeriggio, in quarta Commissione consiliare, presieduta da Luigi Bradascio (Pp).<br /><br />I rappresentanti degli infermieri del 118 dell&rsquo;Azienda sanitaria di Matera, Nicola Scarcione e Pancrazio Dema, hanno rappresentato alcune problematiche legate all&rsquo;attuazione della legge di riordino del Ssr (L.R. 2/2017). In particolare, hanno fatto&nbsp; riferimento all&rsquo;assunzione della competenza esclusiva, sia gestionale che economica ed organizzativa, sul sistema regionale dell&rsquo;emergenza urgenza 118 dell&rsquo;Azienda sanitaria locale di Potenza (Asp).<br /><br />&ldquo;Noi infermieri, vincitori di concorso pubblico e con contratto di esclusivit&agrave; con Asm &ndash; hanno spiegato Scarcione e Dema &ndash; a norma dell&rsquo;art.4 del Ccnl 1994/1997 del personale del Comparto Sanit&agrave; attualmente in vigore, e solo successivamente destinati al Servizio Emergenza Urgenza 118 con assegnazione funzionale a Basilicata Soccorso, siamo chiamati a rispettare quelle che sono le disposizioni normative riguardanti il riordino del Ssr e, pertanto, in caso di ricollocamento ad altro servizio o reparto, questo avverrebbe all&rsquo;interno dell&rsquo;Asp&rdquo;.&nbsp; Gli infermieri Scarcione e Dema hanno chiesto l&rsquo;inserimento di clausole di salvaguardia per il passaggio del personale Asm (residente nella provincia di Matera) all&rsquo;Asp. Sollecitato, anche, accordi interaziendali che prevedano in alcuni casi un rientro controllato nell&rsquo;Asm e, quindi, nell&rsquo;azienda di provenienza.<br /><br />Nel breve dibattito sviluppatosi successivamente, il consigliere Lacorazza (Pd) ha proposto di evitare &ldquo;modifiche chirurgiche&rdquo; alla legge di riordino ma di acquisire le diverse sollecitazioni che potrebbero essere proposte e di vagliarle in sede di approvazione del Collegato alla legge di bilancio che presumibilmente sar&agrave; all&rsquo;attenzione del Consiglio regionale a fine marzo prossimo. Lacorazza ha anche chiesto che venga sollecitato il dipartimento alle Politiche della persona al rispetto dei tempi in merito alla prevista relazione trimestrale sullo stato di attuazione della legge di riordino del Ssr. Il consigliere Romaniello (Gm) ha evidenziato la necessit&agrave; di &ldquo;contemperare l&rsquo;interesse generale e la tutela dei lavoratori al fine di realizzare un modello che sia utile alla comunit&agrave;&rdquo;. Per Spada (Pd) &egrave; opportuno &ldquo;applicare regole di buon senso evitando situazioni che portino a disfunzioni dei servizi&rdquo; e &ldquo;cercare la soluzione a problemi emersi anche con correttivi normativi&rdquo;.<br /><br />Il presidente Bradascio, dopo aver osservato che si &egrave; all&rsquo;inizio di un percorso riformatore dell&rsquo;intero sistema sanitario regionale, ha rassicurato i rappresentanti degli infermieri del 118 dell&rsquo;Azienda sanitaria di Matera nel tenere in debito conto le osservazioni da loro evidenziate.<br /><br />Successivamente, l&rsquo;organismo consiliare ha audito Incoronata Bochicchio, coordinatrice&nbsp; dell&rsquo;Assemblea territoriale di Potenza di Cittadinanza attiva – Tribunale per i diritti del malato e il dottor Giuseppe Citro, endocrinologo dell&rsquo;Asp, sulla necessit&agrave; di promuovere il riconoscimento dei diritto dei pazienti con ipogonadismo maschile ad una pi&ugrave; adeguata assistenza farmaceutica. &ldquo;Diritto &ndash; hanno detto &ndash; disatteso da parte del Servizio sanitario nazionale&rdquo;. Dopo aver spiegato che l&rsquo;ipogonadismo maschile, situazione clinica in cui il sistema endocrino&nbsp; non produce adeguati livelli di testosterone, sovente &egrave; una situazione patologica cronica, Bochicchio e Citro&nbsp; hanno chiesto&nbsp; che la Regione Basilicata (cos&igrave; come hanno fatto il Friuli Venezia Giulia, le Marche, il Piemonte, la Toscana, il Veneto e l&rsquo;Emilia Romagna) preveda l&rsquo;erogazione a carico del Servizio sanitario regionale, limitatamente ai pazienti residenti in regione, dei farmaci a base di testosterone nelle nuove formulazioni in gel e cerotti. &ldquo;Terapie &ndash; hanno concluso &ndash; che sostituirebbero quelle pi&ugrave; vetuste previste dal sistema sanitario nazionale con costi leggermente pi&ugrave; alti&rdquo;.<br /><br />Presenti alle audizioni oltre al presidente Bradascio, i consiglieri Lacorazza, Spada e Polese (Pd), Romaniello e Pace (Gm), Perrino (M5s) e Napoli (Pdl-Fi).<br />

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