“L’assessore alla Sanità Martorano con l’incontro di ieri con i rappresentanti delle Associazioni dei consumatori ha dato una positiva prova di dialogo e confronto con i cittadini-utenti. Peccato che la stessa prova non avvenga con gli operatori della sanità privata”. Lo dichiarano in un comunicato le Struttrue Sanitarie Private riunite nel Comitato di crisi, promosso dalle associazioni della sanità privata lucana (Anisap Basilicata, Sanita’ Futura Federbiologi, Fenasp, Federlab).
“Unanimemente – prosegue la nota – tutto il settore della sanità privata accreditata ha sempre offerto tutta la disponibilità ad individuare misure, atti, provvedimenti in grado di rimodulare concretamente ogni aspetto della manovra dei ticket sanitari”. Secondo il comitato di crisi delle strutture sanitarie private la Regione deve coinvolgerlo sui temi delle prestazioni riabilitative e delle tariffe delle prestazioni specialistiche strumentali ed ambulatoriali e sulla campagna informativa.
“Presto – sottolinea il comunicato – saranno verificati gli effetti della manovra sulla sanità che pesa sul privato anche per l’occupazione diretta ed indotta e solo nelle prossime settimane, verrà ufficializzata direttamente dal Comitato, la stima precisa del personale che potrebbe essere licenziato.
Il comparto rappresentato dal Comitato di Crisi, ha messo in guardia sul fatto che rispetto ad un “peso” del 2,8% del costo di servizi e prestazioni della sanità privata (56 strutture con oltre 600 dipendenti) su quello complessivo del servizio sanitario regionale (circa 28 milioni di euro su poco più di un miliardo di euro) i tagli di personale possono variare dal 10 al 20% per i laboratori d’analisi e la diagnostica per immagini, al 15 al 30% per gli ambulatori di Fkt, con una doppia penalizzazione a causa del blocco delle tariffe e del tetto dei budget assegnati, ritornando in alcuni casi a tariffe del 1996.
Sono soprattutto i piccoli laboratori e i piccoli ambulatori che – secondo le prime stime – subiranno le conseguenze più gravi per conservare standard di qualità, professionalità e personale.
Purtroppo – conclude il Comitato di Crisi – l’autunno sarà nero anche sul fronte dell’occupazione nel settore della sanità e non solo per l’industria, il commercio ed altri settori produttivi”.
BAS 05