Sanità, Polese: “Al peggio non c'è mai fine” Per il vicepresidente

Per il vicepresidente del Consiglio regionale l'assessore alla sanità Leone “in pochi mesi sta minando seriamente il futuro del settore con scelte poco ponderate e con un pressappochismo che iniziano davvero a preoccupare”

“Al peggio non c'è mai fine dicevano i latini e l'assessore Leone lo sta confermando”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese che dichiara: “Dobbiamo registrare purtroppo, l'ennesimo scivolone dell'assessore alla Sanità lucana Rocco Leone che in pochi mesi sta minando seriamente il futuro del settore con scelte poco ponderate e con un pressappochismo che al netto del folklore iniziano davvero a preoccupare. L'ultima uscita è addirittura scandalosa. In visita al Crob di Rionero ha detto: 'La Radioterapia del San Carlo è scesa a 40 o 50 pazienti all'anno. Sta morendo di morte naturale perché non c'è utenza”. “Parole gravissime dette da un medico e da un assessore che – prosegue Polese – diventano ancora più allarmanti perché farcite di dati non veri. Quello che davvero si fa fatica a comprendere è come un assessore regionale possa augurarsi, magari solo per strappare qualche momentaneo assenso, la 'morte' di un servizio sanitario dedicato a persone che soffrono solo per meri interessi di circostanza. E' assurdo. Tanto più che le cose in verità non stanno come da lui asserito”. “Dall'apertura di Radioterapia del San Carlo – spiega il vicepresidente del Consiglio regionale – sono state fatte 850 visite e consulenze, di cui solo nell'ultimo anno 450 nonostante i tre mesi di inattività da novembre 2018 a febbraio 2019 per motivi non legati alla struttura. A questi numeri va poi aggiunta l'attività di follow – up. In ogni caso i trattamenti specifici sono stati 649 con una media di 28 pazienti al mese che si traducono in 25 – 30 trattamenti al giorno. Insomma – prosegue ancora Polese – si tratta dell'ennesima bugia dell'assessore Leone: altro che 40 o 50 pazienti all'anno. Oltretutto gli standard nazionali per un acceleratore lineare sono di 300 – 350 pazienti all'anno. Il San Carlo sta ben sopra questa media. Per tanto preghiamo l'assessore regionale di smetterla di fare disinformazione pericolosa”. “Anche di questo – conclude Polese – nella riunione del Consiglio regionale di lunedì prossimo, convocata su mia sollecitazione per la vicenda della soppressione dell'Unità di terapia intensiva neonatale del San Carlo, chiederemo conto all'assessore Leone”.
 
Per il vicepresidente del Consiglio regionale l'assessore alla sanità Leone “in pochi mesi sta minando seriamente il futuro del settore con scelte poco ponderate e con un pressappochismo che iniziano davvero a preoccupare”
“Al peggio non c'è mai fine dicevano i latini e l'assessore Leone lo sta confermando”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese che dichiara: “Dobbiamo registrare purtroppo, l'ennesimo scivolone dell'assessore alla Sanità lucana Rocco Leone che in pochi mesi sta minando seriamente il futuro del settore con scelte poco ponderate e con un pressappochismo che al netto del folklore iniziano davvero a preoccupare. L'ultima uscita è addirittura scandalosa. In visita al Crob di Rionero ha detto: 'La Radioterapia del San Carlo è scesa a 40 o 50 pazienti all'anno. Sta morendo di morte naturale perché non c'è utenza”. “Parole gravissime dette da un medico e da un assessore che – prosegue Polese – diventano ancora più allarmanti perché farcite di dati non veri. Quello che davvero si fa fatica a comprendere è come un assessore regionale possa augurarsi, magari solo per strappare qualche momentaneo assenso, la 'morte' di un servizio sanitario dedicato a persone che soffrono solo per meri interessi di circostanza. E' assurdo. Tanto più che le cose in verità non stanno come da lui asserito”. “Dall'apertura di Radioterapia del San Carlo – spiega il vicepresidente del Consiglio regionale – sono state fatte 850 visite e consulenze, di cui solo nell'ultimo anno 450 nonostante i tre mesi di inattività da novembre 2018 a febbraio 2019 per motivi non legati alla struttura. A questi numeri va poi aggiunta l'attività di follow – up. In ogni caso i trattamenti specifici sono stati 649 con una media di 28 pazienti al mese che si traducono in 25 – 30 trattamenti al giorno. Insomma – prosegue ancora Polese – si tratta dell'ennesima bugia dell'assessore Leone: altro che 40 o 50 pazienti all'anno. Oltretutto gli standard nazionali per un acceleratore lineare sono di 300 – 350 pazienti all'anno. Il San Carlo sta ben sopra questa media. Per tanto preghiamo l'assessore regionale di smetterla di fare disinformazione pericolosa”. “Anche di questo – conclude Polese – nella riunione del Consiglio regionale di lunedì prossimo, convocata su mia sollecitazione per la vicenda della soppressione dell'Unità di terapia intensiva neonatale del San Carlo, chiederemo conto all'assessore Leone”.
 

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