Il consigliere regionale dichiara la propria disponibilità a condividere “finalità e obiettivi a partire dalla sottoscrizione dell’adesione al Comitato per il referendum sulla legge elettorale”
“Siamo pronti a riprendere il nostro cammino libero a partire anche dalla sottoscrizione dell’adesione al Comitato per il referendum sulla legge elettorale, di cui proporrò a tutto il partito di condividerne finalità ed obiettivi”. A dichiararlo è il consigliere regionale, Luigi Scaglione (Pu).
“Lo avevamo già ribadito nel corso della nostra assemblea regionale – dichiara Scaglione – e lo riconfermiamo oggi alla luce di quello che sta avvenendo nei meandri della politica regionale. Il centro-sinistra va ridefinito. Va ricostruito soprattutto nelle sue fondamenta ideali, sugli elementi distintivi e caratteristici per evitare forme di confusione che si sono rese evidenti in Consiglio regionale, nel Governo regionale, nelle azioni politiche delle due giunte provinciali e nei governi comunali”.
“Non è nelle intenzioni dei Popolari uniti – spiega il consigliere regionale – la richiesta del riconoscimento, se pur legittimo, di uno spazio di azione che ci viene negato, ma anche la necessità di un profondo esame della qualità delle azioni che i singoli governi locali stanno mettendo in campo. Inseguire i qualunquismi, non governare i processi, non mettere mano seriamente alla riforma del sistema burocratico regionale, non immaginare una politica forte nel settore dell’occupazione e perseguire il precariato come ratio estrema (è di queste ore la denuncia delle opposizioni su assunzioni interinali e precarie alla faccia della stabilità lavorativa), non saper gestire le emergenze nei settori dell’agricoltura, delle infrastrutture e della sanità, non saper costruire intorno allo Statuto regionale un sistema di garanzie di pluralismo e di partecipazione alle scelte abolendo l’odioso listino e mantenendo le preferenze, sono solo alcuni degli esempi di una visione di corto respiro. Arriveremo all’assestamento di bilancio regionale con l’acqua alla gola ed il senso di responsabilità prevarrà, ma le emergenze si acuiranno e di questo, i vertici del governo di centro-sinistra, fanno finta di non accorgersene”.
“Alla Regione – continua Scaglione – i quattro assessori esterni e slegati dai loro gruppi di promanazione, sono come canne al vento, mentre alla Provincia di Matera le rappresentanze sono sbilanciate verso partiti che non hanno una precisa identità ed altri, come noi, mantengono la solidità della coalizione solo per amor di patria. Al Comune di Potenza, poi, c’è il paradosso di un ricambio assessorile bloccato dai veti incrociati tutti interni al maggior partito della coalizione. Tutto ciò è davvero troppo”.