I consiglieri Cifarelli, Lacorazza e Marrese, eletti nelle ultime consultazioni regionali, chiedono di: “Ritirare la gara per l’affidamento in gestione dei servizi assistenziali, terapeutico riabilitativi e socio riabilitativi per utenti psichiatrici”
“La gara per l’affidamento in gestione dei servizi assistenziali, terapeutico riabilitativi e socio riabilitativi per utenti psichiatrici, nella sua complessità, in assenza di un Piano regionale per i servizi sanitari e senza che il Consiglio regionale potesse esprimersi su un atto di programmazione di questa levatura ed impatto assume una valenza al limite della legittimità e come tale, non appena possibile, chiederemo immediatamente la convocazione di un Consiglio regionale straordinario per chiedere il ritiro del bando in questione”.
E’ quanto dichiarano i neo consiglieri regionali del Pd, Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza e Piero Marrese.
“Questo bando di gara per l’affidamento in gestione dei servizi assistenziali, terapeutico riabilitativi e socio riabilitativi per utenti psichiatrici – continuano i Consiglieri del Pd – è uno scandalo: le cose vanno dette per quelle che sono e ci auguriamo che della questione si incarichi chi di dovere; nella sanità lucana nel pieno di un commissariamento ad acta e nella fase di ordinaria amministrazione, dovuta al cambio di amministrazione in corso, si decide di procedere ad un bando una gara da 100 milioni di euro”.
“Che senso ha procedere ad un bando una gara da 100 milioni di euro –- si chiedono Cifarelli, Lacorazza e Marrese – mentre il Tar Basilicata ribadisce la necessità della conclusione dell’iter di accreditamento delle strutture socio-sanitarie e la Regione Basilicata sta per giungere alla conclusione di tale iter? Sentiamo di condividere a pieno – aggiungono – tutte le perplessità e la contrarietà mostrate dal mondo sindacale e della cooperazione, dei lavoratori e delle lavoratrici che sino ad oggi con immensi sacrifici si sono fatti carico di operare in un settore di grande impatto sociale. Dal nostro canto, al fine di evitare in futuro situazioni paradossali come questa, ci adopereremo per istituire una cabina di monitoraggio della scadenza degli appalti dei servizi, al fine di meglio tutelare la qualità dei servizi stessi e la dignità dei lavoratori”.
“La sanità in Basilicata è un bene comune che noi salvaguarderemo in ogni modo”, concludono Cifarelli, Lacorazza e Marrese.