Nell’ambito della “Settimana della Cultura” 2010 il Centro Operativo Misto di Maratea presenta sabato 24 alle 11,00 presso Palazzo De Lieto, la mostra documentaria “Castrocucco di Maratea: evoluzione di un territorio di confine dall’antichità all’età moderna”, curata da Antonio Capano, responsabile del settore archeologico del Lagonegrese.
La mostra illustra il territorio che sarà controllato a partire dall’epoca medioevale dall’insediamento fortificato di Castrocucco che, abbandonato nel corso del secolo XVII, quando nella sottostante località Capo la Secca fu costruito il palazzo baronale, riflette nel nome l’esistenza di un centro fortificato (“castro”) posto su un’altura (“cucco”). L’area fin dall’antichità entra a far parte delle dinamiche che contrappongono le principali città della Magna Grecia (Elea e Sibari), rientrando in epoca lucana nell’orbita dell’insediamento fortificato più vicino: la Blanda lucana e quindi romana, importante centro amministrativo e poi anche diocesano. L’inserimento del territorio di Castrocucco, insieme a quello di Maratea nelle diocesi di Cassano, al confine con quella di Policastro, le vicende di epoca medioevale e moderna confermano, anche nelle evidenze cartografiche, la problematica dell’ubicazione del territorio di Castrocucco tra la Campania e la Calabria.
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