È stato approvato nella riunione della Giunta regionale odierna l’Accordo di programma tra Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase), Regione Basilicata e Comune di Tito “per le attività di messa in sicurezza e bonifica del Sin di Tito, area ex Daramic e area ex Liquichimica”, per un importo pari a 12 milioni di euro. Il Decreto ministeriale, arrivato alla sua approvazione su spinta dell’assessore all’Ambiente e Transizione energetica Laura Mongiello, ha una importanza fondamentale vista la situazione di criticità ambientale in cui versa l’area da anni. L’accordo si è reso necessario anche per la necessità, in continuità con quanto già operato, di trattare la criticità dell’area legata alla contaminazione della falda in un’ottica unitaria e a più ampia scala. In particolare l’Accordo riguarda dato il sito della ex Liquichimica che è stato interessato da una contaminazione indotta proveniente da monte idrogeologico dal lotto industriale della ex Daramic come riportato agli atti dal verbale della Conferenza di servizi del maggio scorso trasmesso dal Ministero dell’Ambiente.
“Come già ribadito in altre occasioni, abbiamo raggiunto un accordo sinergico su uno dei temi più spinosi per la nostra regione. Con questo primo stanziamento di dodici milioni porteremo ad attuazione gli interventi necessari per avanzare verso una completa bonifica e messa in sicurezza dell’intero sito”, dichiara l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Laura Mongiello. “Dopo diverse interlocuzioni avute con Comune di Tito e altri enti preposti, portiamo a compimento un’operazione importante per un’area strategica della Basilicata, un primo vero passo concreto per risollevare le sorti ambientali del Sin di Tito e mettere in cantiere le altre operazioni da portare a compimento”, conclude la Mongiello.