Santarsiero: fallito Quadro strategico nazionale
“Il rapporto Svimez 2012 conferma lo stato di straordinaria crisi in cui versa il Mezzogiorno. I numeri sono impietosi, il PIL crolla del 10% in sei anni, l’occupazione di circa 400mila unità con punte altissime per i giovani, la povertà aumenta, la scolarizzazione arretra".”
Così Vito Santarsiero, sindaco di Potenza e Delegato Anci per il Mezzogiorno, partecipando alla presentazione del Rapporto Svimez 2012.
“Emerge dalle relazioni – aggiunge – un Sud che 'si avvita in una spirale di arretramento economico e sociale'. Accanto al crollo degli investimenti si conferma anche il crollo della spesa ordinaria, cosa che pone seriamente la questione di una assenza negli anni di una strategia di sviluppo per il Sud.
Dobbiamo ormai registrare l’evidente fallimento del Quadro Strategico Nazionale 2007-2013 che attraverso l’investimento di 120 miliardi di euro doveva portare il Sud fuori dalle aree povere di Europa. Le risorse nazionali non sono mai state disponibili ma utilizzate per altro; quelle europee, divenute sostitutive di quelle ordinarie, sono state utilizzate male. Questo fallimento pesa sul Sud quanto, e forse più, del fallimento dell’intervento straordinario e rende particolarmente difficile la ripresa del Meridione. Occorre una grande scossa, in un contesto reso ancor più complesso dalla crisi in cui si trova l’intero Paese. Occorre fare presto – afferma Santarsiero – e aprire una grande strategia di dibattito e politiche vere per il Sud a partire dalla gestione ordinaria della economia e dall’esigenza di non abbandonare chi è in difficoltà.
Cogliamo positivamente gli impegni del ministro Barca che parla di Mezzogiorno al centro dell’agenda governativa e di prossime azioni e bandi di tipo innovativo, ma vorremmo vedere più fatti, più delibere, più attenzioni complessive, insomma c’è bisogno di accelerare l’attuazione degli interventi definiti. Guardando al futuro – continua il delegato Anci per il Sud – facciamo nostre le parole del Presidente Svimez Giannola con le quali ha sollecitato a trarre tutte le opportunità in campo per un rilancio del Sud, non in una logica di ghettizzazione, ma in una visione del Mezzogiorno quale punta di diamante per la ripresa italiana.
E’ apparso inoltre sempre più evidente nel Rapporto e in tutto il dibattito il ruolo primario delle aree urbane rispetto alle quali finalmente matura la consapevolezza di dover sviluppare adeguate politiche di sostegno. La meritoria azione dell’Anci coglie finalmente il risultato di vedere le città quale reale volano di sviluppo dei territori in sintonia con i nuovi indirizzi europei.”
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