L'associazione "Telefono Donna" di Potenza in una nota riferisce che stamani sono comparsi sui muri della nostra città manifesti giganti che annunciano un convegno che si terrà il 13 aprile dal titolo: "Amore ma se mi uccidi,dopo chi picchi?" Sul manifesto, eppure lo spazio non manca – evidenzia l'associazione – non ci sono i nomi dei relatori nè l'argomento delle relazioni previste. Il convegno è organizzato da due enti privati che non abbiamo mai visto all'opera nè sentito parlare di violenza degli uomini contro le donne. Detto questo, ognuno è libero di organizzare i convegni che vuole. Il punto è che diverse nostre istituzioni, dal Consiglio Regionale, al Comune di Potenza, all'Asp e all'Azienda Sanitaria San Carlo, nonchè l'Ordine degli avvocati, hanno dato il loro patrocinio a un convegno che con un titolo del genere manda all'aria anni di lavoro non solo del nostro Centro Antiviolenza ma di tutti coloro che da tempo si impegnano nella lotta al contrasto della violenza di genere che purtroppo continua ad essere avvallata da una cattiva comunicazione non solo stereotipata ma anche irrispettosa di tutte quelle donne che subiscono violenze da parte del proprio compagno. Appoggiamo, quindi, in pieno – conclude l'associazione Telefono Donna – la richiesta della Consigliera regionale di Parità Ivana Pipponzi e chiediamo la rimozione immediata di tali manifesti e che le Istituzioni e Enti pubblici si dissocino da tale comunicazione".