Applicazione necessaria per copertura finanziaria del mancato introito. Codici bianchi: non si pagava. Martorano: “Momento grave, ma non ci sia scaricabarile”
In merito all’applicazione in Basilicata dei ticket sanitari previsti dalla Manovra finanziaria nazionale proposta dal Governo e approvata dal Parlamento, il Dipartimento Sanità della Regione Basilicata fornisce una serie di chiarimenti a seguito di equivoci che si sono riscontrati nelle ultime ore.
Innanzitutto va detto che il ticket a carico dei pazienti che ricorrono ai Pronto Soccorso per prestazioni classificate come livello di urgenza “codice bianco” non era in vigore in nessuna delle Aziende sanitarie lucane. Ciò che si pagava, invece, era la prestazione ambulatoriale eseguita presso pronto soccorso. Se, ad esempio, un paziente che doveva cambiare una medicazione o effettuare una radiografia di controllo su gesso si rivolgeva al pronto soccorso invece che al medico curante o all’ambulatorio della Asl, oltre a dover dare la precedenza a tutti i casi di urgenza, alla fine doveva anche pagare il ticket relativo alla prestazione sanitaria, esattamente come se si fosse recato all’ambulatorio della Asl.
Da oggi, invece, viene attuato il provvedimento nazionale che impone i ticket sulle prestazioni di Pronto Soccorso classificate come “codice bianco” e sulla specialistica. In proposito, è bene precisare che il provvedimento nazionale non richiedeva nessun atto di recepimento a livello regionale, ma, al contrario, nel caso in cui si fosse voluto non applicare la nuova previsione era necessario adottare un atto che, tra l’altro, indicasse la copertura finanziaria del mancato introito.
In proposito va anche detto che la manovra nazionale nel suo complesso ridurrà ulteriormente le risorse della Sanità.
Come riscontrabile dagli schemi in allegato, la Basilicata avrà una riduzione alla propria quota di Fondo Sanitario pari a 3 milioni 776mila euro, mentre con i ticket si stima sia possibile recuperare 2 milioni e 325mila euro, con una perdita di quasi 1,5 milioni per le casse regionali. Una somma, questa, che si aggiunge alle altre da recuperare per portare i conti della Sanità lucana in equilibrio. Un eventuale crisi dei conti della sanità non solo indebolirebbe ulteriormente il già difficile bilancio regionale, ma metterebbe a rischio la tenuta dell’intero sistema sanitario, con conseguenze sia economiche che assistenziali ben più dolorose di quelle proposte dal Governo Regionale.
A tal fine, la manovra di assestamento di bilancio 2011 predisposta dalla Giunta e presentata al Consiglio, prevede una serie di misure volte a recuperare risorse per circa 25 milioni di euro. In questo ambito andrà correttamente valutato anche l’impatto dei ticket ora introdotti per decisione del Governo, nella consapevolezza che il sistema dovrà trovare nel complesso un suo bilanciamento economico. “La difficoltà economico finanziaria che sta attraversando l’Italia è nota a tutti al punto che la manovra è stata accompagnata anche da un atteggiamento responsabile dell’opposizione a livello nazionale – ha spiegato l’assessore alla Sanità Attilio Martorano – ma le Regioni in tutto questo corrono il rischio di fare la fine di Masaniello: lo Stato formalmente gli dà potere di scelta, ma in pratica delega loro solamente di fare delle scelte impopolari quanto inevitabili.