L’agriturismo lucano è pronto ad affrontare la stagione di maggiore afflusso nelle aziende e nei posti di ristoro con previsioni più che positive per incremento di ospiti anche se la permanenza media è di 2,5 giorni che si supera a luglio ed agosto nelle aziende dell’area Metapontina più vicine alle spiagge dove si raggiunge la media di 4,5 giorni.
E’ quanto sostenuto nella riunione del direttivo regionale di Turismo Verde, l’associazione nazionale agrituristica della Cia-Confederazione italiana agricoltori. Nell’incontro presieduto dal presidente Giuseppe Modarelli e dal direttore Paolo Carbone è stato messo a punto un programma di attività nel settore della formazione per l’aggiornamento dei titolari delle aziende agrituristiche alle nuove normative igienico-sanitarie in materia di ristorazione e trasformazione dei prodotti alimentari e per l’organizzazione di corsi di cucina tradizionale e rurale. Per Turismo Verde è essenziale garantire genuinità dei piatti e soprattutto l’impiego di prodotti aziendali o comunque locali. Anche per questo saranno promossi fine-settimana tematici sulla base della stagionalità e delle attività tradizionali dei campi.
Dopo il crollo dell’8 per cento registrato lo scorso anno, l’estate 2011 – a parere dei dirigenti di Turismo Verde – promette bene: complici i prezzi rimasti invariati rispetto al 2010, la possibilità dei “last minute” e di “pacchetti” sempre più personalizzati (offerte coppia, offerte famiglia, percorsi benessere), le previsioni per i prossimi tre mesi -spiega Turismo Verde-Cia- sono incoraggianti.
D’altra parte, a chi sceglie ferie sostenibili e responsabili gli agriturismi offrono sempre più servizi: non solo natura ed escursionismo, birdwatching e aree benessere attrezzate, passeggiate guidate a cavallo o in bicicletta, ma la possibilità di ritemprarsi dallo stress della città imparando a fare “qualcosa” di particolare: corsi per riconoscere e utilizzare le erbe aromatiche e spontanee, corsi per preparare impacchi cosmetici naturali per la cura del corpo, corsi di cucina. E poi attività di svago pensate per i bambini, con la possibilità di partecipare alla vita agricola dell’azienda. Senza dimenticare il fondamentale aspetto enogastronomico, con una ristorazione attenta alla stagionalità dei prodotti e menù biologici legati al territorio e alle tradizioni locali.
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