Tutela del paesaggio e beni ambientali

Due provvedimenti importanti, incisivi per la tutela del paesaggio lucano, sono stati approvati nella giornata di oggi dalla Giunta regionale di Basilicata. Il primo riguarda misure di tutela e conservazione, l’altro incide sulla sburocratizzazione a tutela dei beni culturali ambientali e paesaggistici.
Lo annuncia con soddisfazione l’assessore regionale all’Ambiente e Transizione Energetica Laura Mongiello che spiega: “Ho proposto l’istituzione di una Zona a Protezione Speciale denominata ‘Corridoio Ionico di migrazione’ per garantire e tutelare la conservazione delle specie ornitiche selvatiche. I territori lucani interessati: Bernalda, Pisticci, Scanzano Ionico e Policoro. Il governo Bardi con questo provvedimento intende attivare iniziative e modelli di gestione innovativi nelle Zone speciali di conservazione e in quelle di protezione speciali che ricadono all’interno di alcune riserve statali. Per l’istituzione della Zps che ricade nell’area protetta Rete Natura 2000 abbiamo predisposto con gli Uffici della Direzione Ambiente, le informazioni tecnico-scientifiche, cartografie georeferite per attivare tutte le procedure indicate del Mase. La gestione del ‘Corridoio Ionico di migrazione’ e delle zone di conservazione speciali ricomprese, saranno in capo alla Regione Basilicata, mentre le porzioni dei siti ricadenti all’interno delle riserve statali di ‘Marinella Stornara’ e ‘Metaponto’ e della Riserva Regionale ‘Bosco Pantano di Policoro’ resteranno in capo agli enti gestori”.
L’esecutivo regionale, sempre nella seduta odierna ha dato il via libera al disegno di legge, per modificare gli aspetti della legge n .50 del 93’ in materia di snellimento delle procedure per la tutela dei beni culturali ambientali e paesaggistici e adeguarla agli interventi previsti dal D.P.R n.31 del 2017. “Rendere la vita più semplice soprattutto ai cittadini, considerando che per le piccole opere edilizie per le quali operano procedure semplificate, viene esaltato il protagonismo dei Comuni, custodi e artefici della tutela dei propri territori. Un provvedimento che accelera ulteriormente tutti gli iter per interventi edilizi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica. Un aggiornamento normativo del quale si sentiva l’esigenza per garantire rapidità nell’adozione dei provvedimenti già sottoposti a procedure semplificate, soprattutto per le funzioni amministrative dei Comuni. Nel ddl, nel rispetto delle leggi c’è un evidente operazione di sburocratizzazione delle procedure affinché siano più celeri alcune tipologie di interventi previsti dalla normativa risolvendo in modo organico problemi che in passato avevano sempre visto soluzioni più complesse”.

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