“Al Sud quasi 600mila famiglie non hanno componenti occupati e quindi sono senza reddito. E’ la conferma di quanto siano sempre più rilevanti le politiche di tutela sociale e sostegno al reddito”. E’ il commento della Uil della Basilicata agli ultimi dati comunicati dall’Istat, relativi all’anno 2013, secondo cui oltre un milione di famiglie è senza reddito da lavoro: cioè, tutti i componenti "attivi" che partecipano al mercato del lavoro sono disoccupati.
“Di fronte a questi numeri occorre intervenire sulle vere cause della perdurante crisi occupazionale: mancata crescita, pressione fiscale insopportabile per lavoro e impresa. Solo con queste politiche potrà essere utile allargare le incentivazioni alle persone meno giovani e più esposte alla crisi. Come Uil – aggiunge il sindacato – avevamo anticipato, più volte, che se non ci fosse stata una riduzione delle tasse, soprattutto sul lavoro, in Italia la disoccupazione sarebbe arrivata a livelli record. Abbiamo chiuso l’anno 2013 e aperto il 2014 coi dati drammatici relativi all'aumento della disoccupazione. Per noi questa non è stata una sorpresa. Dobbiamo sperare che il governo Renzi, dopo il famoso bonus degli 80 euro mensili, continui a dare più soldi nelle buste paga dei lavoratori e dei pensionati. E’ l’unica ricetta vincente”.
Per la Uil, inoltre, “alcune misure di politiche di coesione sociale e di sostegno al reddito contenute nella manovra di bilancio della Regione 2014-2016 come la proroga di altre cinque mensilità del Programma Copes, il fondo a favore degli ammortizzatori sociali in deroga, quello per finanziare i Piani sociali di Zona sono una prima risposta positiva all’emergenza sociale. Ad esse bisogna dare seguito con provvedimenti e programmi per lo sviluppo e l’occupazione”.
bas 02