“Le previsioni occupazionali delle imprese del Sud, diffuse da Unioncamere, secondo le quali entro il mese di giugno ci dovrebbero essere in tutte le regioni meridionali, complessivamente, 98.200 assunti di cui ben 64.300 non stagionali, purtroppo, non ci convincono. Intanto, i dati sembrano in contraddizione con quelli delle ore richieste di cassa integrazione che, dai recenti dati Inps, segnalano una crescita in gran parte delle Regioni, compresa la Basilicata, specie per la cig in deroga”. E’ quanto sottolinea il segretario generale regionale della UIL Basilicata Carmine Vaccaro, evidenziando che “le perplessità del sindacato sono ampiamente confermate da altri dati statistici dello stesso rapporto Unioncamere nazionale, oltre che dal fatto che dovrebbero essere soprattutto le piccole imprese (da 1 a 9 dipendenti) ad assumere, quelle oggi in maggiore difficoltà a reggere la competizione dei mercati. Le previsioni del valore aggiunto pro-capite per il 2011 vedono infatti la provincia di Potenza al 74esimo posto tra le 103 province italiane con una media di 18.100 euro pro-capite ed una differenza in calo rispetto al 2010 di 530 euro pro-capite e la provincia di Matera al 77esimo posto con una media di 17.200 euro pro-capite ed una differenza in calo di 360 euro pro-capite. Sono indicatori economici altrettante cartine al tornasole che mostrano un crescente disagio socio-economico tanto più che la ricchezza prodotta degli italiani cresce in media di 570 euro in più e a Milano schizza a 1.360 euro pro-capite in più. Inoltre – afferma Vaccaro – rischia di avvenire ciò che abbiamo temuto: la crisi morde, ma soprattutto, divide il sistema produttivo tra chi si aggancia alla domanda internazionale e chi ne resta fuori. Su questa seconda realtà, occorre intervenire con incentivi alla buona occupazione e incentivi fiscali e contributivi, per evitare che il Sud e la Basilicata, sui fattori impresa ed occupazione, si allontanino sempre di più dal Nord”.
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