Oggi, presso il Laboratorio di Strutture dell’Università degli Studi della Basilicata, si è svolto un test su un modello in scala reale di nodo strutturale in Cemento Armato.
Il nodo trave-pilastro, ossia una delle parti di maggior criticità per una struttura soggetta ad azioni sismiche, è stato sottoposto a deformazioni cicliche che simulano gli effetti di un terremoto. Per le caratteristiche del campione, il test odierno ha avuto una particolare rilevanza nel panorama scientifico nazionale ed internazionale. Infatti, la drammatica recente esperienza del terremoto del 2009 a L’Aquila ha confermato l’importanza di studi sulla valutazione e riduzione della vulnerabilità degli edifici, in particolare mediante test sperimentali su strutture reali o parti di esse. L’attività rientra nell’ambito di un Progetto svolto dall’Unità di Ricerca dell’Università della Basilicata coordinata dal Prof. Angelo Masi, con la collaborazione del Dr. Giuseppe Santarsiero. Il programma sperimentale, in corso dal 2006, è tra i più ampi ed articolati finora svolti su elementi strutturali con dimensioni reali e comprende circa 30 nodi trave-pilastro progettati e realizzati nel Laboratorio di Strutture dell’Università della Basilicata. L’obiettivo principale dei test attuali è valutare l’efficacia di alcuni sistemi di rinforzo antisismico sperimentando alcuni nodi, preventivamente sottoposti a test ciclici che abbiano provocato un significativo danneggiamento ma non il collasso totale, e che successivamente vengono riparati o rinforzati.
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