''La crisi terminera' veramente quando cominceremo a creare nuovi posti di lavoro e i lavoratori in cassa integrazione avranno opportunità ed occasioni per ritornare in produzione'. E' quanto sostiene il segretario generale della Uil Basilicata, Carmine Vaccaro, commentando i dati del 13esimo rapporto della Uil sulla cassa integrazione che registra nel mese di gennaio scorso in Basilicata un incremento del 50,8% delle ore concesse per l’ordinaria rispetto al mese precedente di dicembre 2009 e un decremento del 63%
per la straordinaria, con un ammontare complessivo di 716mila ore (548mila per l’ordinaria e 168mila per la straordinaria). I lavoratori lucani interessati, a gennaio scorso, sono 4.217 con oltre un migliaio in più per la cassa integrazione ordinaria. Notevoli le differenzazioni a livello provinciale, con la provincia di Potenza che sempre per l’ordinaria segna un aumento del 111% e del 42,9% per la straordinaria e quella di Matera decrementi dell’86% per l’ordinaria e del 72,9% per la straordinaria.
“Se il “buongiorno si vede dal mattino” – aggiunge Vaccaro – il 2010 si preannuncia un anno difficile per le lavoratrici ed i lavoratori alle prese con crisi industriali più o meno profonde. Poiché, stando alle dichiarazioni ufficiali governative, le risorse stanziate per il biennio 2009-2010 sono più che sufficienti per affrontare questa emergenza, e dato che il tiraggio di cassa comunicato dall’Inps per il 2009 è stimato al 53% del totale delle ore autorizzate, è quanto mai necessario, con queste risorse disponibili, procedere all’aumento del sussidio mensile della cassa integrazione, adeguandolo, come minimo, al costo della vita, insieme ad un rafforzamento delle politiche attive (formazione prima di tutto).
Dunque, se dal punto di vista occupazionale il 2009 è stato un anno orribile – aggiunge Vaccaro – abbiamo forti timori che anche nel 2010 proseguira' questa emorragia di posti di lavoro e la tragedia sia destinata a continuare''. ''Abbiamo davanti a noi un destino non esaltante e probabile con un continuo lento declino interrotto da qualche sussulto macroeconomico, ma con condizioni di vita peggiori rispetto a quelle di qualche anno fa, con un paese che vede aumentare le gia' notevoli differenze tra persone, ceti e territori''.
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