“La nuova campana d’allarme richiede di accelerare la concertazione”.
“Il calo del 5,7 per cento dell’occupazione in Basilicata nel 2010, con un picco ancora più alto nell’industria in senso stretto che tocca il 7,3 per cento, ed una generale diminuzione della produzione industriale del 4,8 per cento, così come emerge dal Rapporto della Banca d’Italia, richiede un’accelerazione della fase di concertazione sociale che produca un nuovo documento sulle cose da fare subito, Regione e imprenditoria, ciascuno per la propria responsabilità, per affrontare l’emergenza lavoro con un metodo, decisamente innovativo, di necessaria condivisione del sindacato”. E’ il commento del segretario generale regionale della UIL Carmine Vaccaro, secondo il quale “la campana d’allarme di Bankitalia questa volta è suonata più forte del passato perché il raffronto con la situazione economica, produttiva ed occupazionale delle altre regioni del Sud, dove si comincia a registrare qualche primo incoraggiante elemento di inversione di tendenza, ci vede in netto affanno. Non credo, inoltre, che il calo del Pil regionale (meno 4,5 per cento in un anno) – continua Vaccaro – si possa “giustificare” solo ed esclusivamente con le note vicende dell’arretramento dell’export di auto e mobili, anche in questo caso in netta controtendenza dai segnali di ripresa per l’export meridionale. Come può servire a poco rinnovare la denuncia del gap infrastrutturale se non si fanno passi avanti per superarlo. E’ tempo dunque – dice il segretario della UIL – di tornare al tavolo di concertazione ma questa volta per non limitarci a riscrivere quello che non va quanto piuttosto a scrivere cosa fare per utilizzare al meglio tutte le risorse finanziarie e naturali di cui disponiamo”.
BAS 05