Il consigliere regionale del Pdl rilancia i temi posti nella mozione presentata ieri in Aula sul tema delle incompatibilità: “Chi governa vuole continuare a operare all'insegna del privilegio e del clientelismo”
“Nella giornata di ieri, in consiglio regionale, ho presentato una mozione per impegnare il Presidente De Filippo a predisporre un disegno di legge per stabilire, in Basilicata, l'assoluta condizione di incompatibilità tra chiunque abbia, o abbia avuto nei cinque anni precedenti l'insediamento di una nuova legislatura regionale, responsabilità di partito ed il conferimento di incarichi in regione, negli enti strumentali e nelle aziende sanitarie. Ovviamente la mia iniziativa, sottoscritta dai colleghi del Pdl, è stata bocciata dal voto del Partito democratico e dall'astensione degli altri gruppi, Italia dei Valori compreso. Quale chiave di lettura dare al voto del Consiglio Regionale? Una sola. In Basilicata, il partito regione, con i suoi supporter, non intende, minimamente, cambiare lo stato delle cose. Nonostante tutto quello che accade nel mondo politico nazionale, sconvolto da scandali che attraversano tutti i partiti, nella nostra regione chi governa vuole continuare a operare sempre all'insegna del privilegio, del clientelismo, delle tante piccole e meschine cose che fanno piccola ed insignificante la Basilicata”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale Mario Venezia, per il quale “non c'è nessuna volontà di fare chiarezza, di fare luce sui tanti scandali regionali, di tamponare il fiume in piena della raccomandazione, non c'è volontà, evidentemente, di aprire gli armadi ed aprirsi al confronto. Bisogna continuare nel modo consueto, la sporcizia deve essere l'arredamento principale della Regione, l'arroganza e la violenza sulle coscienze il filo conduttore dell'azione di governo. Ma, personalmente, non intendo cedere il passo, al contrario voglio proseguire, anche in solitudine, sulla strada della denuncia politica e della proposta, perché sono consapevole che questo sistema che tutto controlla e tutto decide, come afferma Folino, deve necessariamente cadere per la ribellione dei lucani che prima o poi, afflitti dalla crescente povertà ed emarginazione, si sveglieranno dal loro profondo letargo”.
“Mi attendevo il voto contrario alla mozione del partito regione – continua l’esponente del Pdl – ma, in verità, mi ha meravigliato il tentativo, direi incoerente, da struzzo, dell'Italia dei Valori di nascondersi dietro il non voto dell'astensione. Che senso ha, quotidianamente, a partire dal segretario Di Pietro, fare richiami di ordine morale a tutta la nazione e poi, nei fatti, sostenere l'azione immorale di governi regionali come quello lucano? Ricordo che, in occasione della bocciatura di una mia precedente mozione sull'istituzione di una commissione d'inchiesta sulle assunzioni, con il voto sfavorevole anche dell'Idv, il senatore Belisario sconfessò, pubblicamente, i suoi consiglieri regionali. Mi aspetto analogo comportamento anche in questa occasione, ma voglio andare oltre. In pochi giorni sarò in grado di preparare la proposta di legge che avevo chiesto con la mozione. Considerato che è opportuno ed urgente avviare una fase politica nuova che, superati gli steccati partitici, miri a coinvolgere tutte le persone oneste, volenterose e desiderose di cambiare l'attuale sistema lucano, è disponibile il senatore Belisario, nei termini e nei modi a lui più consoni, a presiedere, insieme a me, una conferenza stampa di presentazione della proposta di legge?”.