Vicenda Cemerad, Perrino: interessa da vicino la Basilicata

Il consigliere regionale del M5s: “Quel pericoloso carico di rifiuti radioattivi della Cemerad di Statte (Taranto)”

&ldquo;Un recente servizio di Giulio Golia delle Iene, ha riportato all&rsquo;attenzione dell&rsquo;opinione pubblica una delle tante storie di avvelenamento al quale vengono sottoposti i nostri territori: la Cemerad di Statte, in provincia di Taranto&rdquo;. A ricordarlo il consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Giovammi Perrino, che continua affermando: &ldquo;Si tratta di un capannone nel quale sono stati rinvenuti 16.724 fusti di cui 3.334 contenenti rifiuti radioattivi mentre i restanti 13.380 contenenti materiali decaduti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Tra i fusti radioattivi &ndash; precisa Perrino – ve ne sono 79 contenenti alcuni filtri contaminati con radionuclidi ad elevata attivit&agrave; come il Cesio 134 e 137 e che appartenevano alla centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina, tristemente nota per l&rsquo;incidente occorso il 26 aprile 1986,. Nel 2000 il capannone &egrave; stato posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Taranto ed affidato alla custodia giudiziale del Comune di Statte. Ci sono voluti quasi vent&#39;anni per procedere con l&rsquo;avvio delle operazioni di messa in sicurezza di questa vera e propria bomba ecologica. All&rsquo;interno di quei fusti sarebbero nascosti anche gli intrecci tra massoneria, societ&agrave; e organizzazioni criminali interessate al business dello smaltimento illecito dei rifiuti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La vicenda della Cemerad interessa molto da vicino la nostra regione &ndash; sottolinea Perrino – visto che le operazioni di bonifica sono state affidate a Sogin, la societ&agrave; che gestisce l&rsquo;impianto Itrec di Rotondella. La Sogin, attraverso un comunicato dello scorso 19 maggio, ha fatto sapere che sono stati trasferiti i primi 86 fusti contenenti rifiuti radioattivi dal deposito Cemerad di Statte (Taranto) agli impianti Nucleco della Casaccia. Alcune notizie di stampa dei giorni scorsi paventavano la possibilit&agrave; che i rifiuti fossero stati trasportati proprio presso la Trisaia di Rotondella. Era lo stesso Sindaco di Rotondella a dichiararsi pronto alle barricate. Particolari di non poco conto di cui si sarebbe parlato in un incontro convocato dall&rsquo;assessore Pietrantuono mercoled&igrave; 17 maggio 2017 a Potenza, incontro cui sono stati invitati i vertici della Sogin, il Prefetto di Matera, gli &lsquo;organismi di controllo&rsquo;, i Sindaci del Metapontino, le organizzazioni sindacali e professionali, le associazioni ambientaliste.&nbsp; Tutte notizie molto frammentarie che non hanno apportato alcun chiarimento sulla sorte e sul percorso di quella ingente quantit&agrave; di rifiuti radioattivi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ad oggi &ndash; dice Perrino – non risulta alcuna presa di posizione ufficiale da parte dell&rsquo;Assessorato e domani, in occasione del tavolo della trasparenza, proporremo i quesiti della nostra interrogazione. E&rsquo; bene &ndash; conclude – che si faccia chiarezza su questi delicati aspetti soprattutto alla luce del perpetuo processo di decommissioning che riguarda direttamente Itrec e sul quale insistono numerosi punti interrogativi&rdquo;.<br />

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