Vita: manovra assestamento bilancio sotto la scure dei tagli

Gli amministratori socialisti lucani a Roma contro la manovra finanziaria del Governo. Per Vita “si è costretti a fare i conti con i nuovi pesanti tagli statali per assicurare ai cittadini lucani almeno lo stesso livello di servizi”

Una delegazione del Psi lucano, guidata dal capogruppo in Regione e componente della segreteria nazionale, Rocco Vita, presente tra gli altri il segretario provinciale di Potenza, Donato Cutro, ha partecipato oggi a Roma, davanti a Montecitorio, alla manifestazione del Psi contro la manovra finanziaria del Governo. Affisso un manifesto con lo slogan: “Noi responsabili, voi incapaci. Dopo la manovra governo a casa”. Tenuto conto della concomitanza con l’anniversario della presa della Bastiglia, i socialisti hanno distribuito brioches ai cittadini, ricordando la frase attribuita a Maria Antonietta: “se non hanno pane dategli brioches”, per ironizzare sulla sensibilità sociale del Governo che scarica subito e in larghissima parte il peso della manovra sulle spalle dei meno abbienti con l’aumento delle entrate fiscali, delle addizionali e delle accise sui carburanti, dei ticket sanitari e rinviando i tagli a una spesa pubblica che è sempre aumentata con i governi di centrodestra.

Subito dopo, si è riunita la Consulta nazionale degli amministratori socialisti, alla quale insieme a Vita hanno partecipato il sindaco di Melfi, Livio Valvano, e il vice sindaco di Lauria, Rosario Sarubbi, i quali hanno avanzato alcune proposte per far fronte alla difficile congiuntura economica che si è abbattuta sui Comuni.

”La manovra finanziaria di Tremonti – sottolinea Vita – colpisce Comuni, Province, Regioni che hanno ottime ragioni per protestare. Sono tagli destinati a rendere più leggero il portafoglio degli italiani. Un altro dato negativo di questa manovra – continua Vita – consiste nel non aver affrontato con la necessaria decisione i tagli dei costi della politica come continuiamo a chiedere con la nostra campagna ‘4 proposte per cominciare a rifare l’Italia’: modificare l’attuale legge elettorale; cambiare il finanziamento pubblico per rendere sobria e trasparente la politica riducendone i costi; istituire una tassa equa sulle transazioni finanziarie; innovare la legislazione sul lavoro per eliminare la precarietà e dare parità vera a uomini e donne. E l’assestamento di bilancio 2011 che ci attende alla Regione – aggiunge Vita – è una manovra “figlia” di quella di Tremonti che ci costringe a fare i conti con i nuovi pesanti tagli statali per assicurare ai cittadini almeno lo stesso livello di servizi”.

Per il sindaco di Melfi Valvano e il vice sindaco di Lauria Sarubbi “i Comuni sono già in ginocchio per le precedenti manovre del Governo e adesso per il 2012 sono previsti ulteriori e pesanti sacrifici da scaricare direttamente sui cittadini”. Nel ribadire la “posizione di netta contrarietà e il giudizio fortemente negativo dell’Anci”, Valvano e Sarubbi sottolineano che “il tetto agli Enti locali per le spese sul personale, fissato dalla manovra al 40 per cento del totale, è una misura che non rispetta l'autonomia dei Comuni e mette a rischio i servizi essenziali, non consentendo ai Comuni stessi di gestire in modo autonomo la proprie politiche sul territorio, le proprie entrate e le proprie spese. E' una indebita ingerenza da parte dello Stato secondo una visione centralistica basata esclusivamente sui tagli dei trasferimenti”.

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