Il consigliere: “sorprende che sorprenda che la nomina del Direttore della struttura apicale della sanità lucana non risponda alle ricorrenti obbligazioni del Manuale Cencelli”
“Sulla nomina del nuovo Direttore generale del San Carlo, il consigliere regionale Gennaro Straziuso ha espresso, con il garbo che gli è consueto, opinioni condivise da tutto il Gruppo del Pd.
Soggiungo: per un verso sorprende che sorprenda che la nomina del Direttore della struttura apicale della sanità lucana non risponda alle ricorrenti obbligazioni del Manuale Cencelli, per un altro ci si riservi, comunque, di capire a quali oblique ragioni di consorteria rispondesse la nomina del filosofo Des Dorides, non so se per gli incroci con ambienti parnassiani coltivati da Folino o con alte Accademie frequentate da De Filippo”. Sono le considerazioni del presidente del gruppo consiliare del Pd, Vincenzo Viti.
“Così come sorprende – aggiunge Viti – che si levino lamenti per i talenti lucani che, in questa occasione, sarebbero stati ignorati per favorire ‘favole curriculari’ di importazione. Sapendo perfettamente che, se si fosse optato per qualità e competenze ‘interne’ diffuse e celebrate (che ovviamente nessuno oserebbe disconoscere) si sarebbe aperta la caccia al protettore, al ‘deus ex machina’, all’ispiratore occulto in un gioco di società finora non solo praticato ma fieramente vituperato. Ancor più curiosa e sorprendente la tesi di chi sostiene che, essendosi privilegiata la scelta degli ‘alieni’, tanto vale assumerla in pianta stabile per tutti i ruoli ancora scoperti, nella sanità e altrove, tanto più nel ‘vuoto progettuale’ della politica regionale. Un fendente mirato a contestare radicalmente, peraltro dall’interno del perimetro di maggioranza, ciò che va procedendo: la discussione sul piano sanitario regionale (traduzione vernacolare dell’idea di sanità prossima ventura), al quale sta proficuamente lavorando l’assessore Martorano”.
“Partire dal San Carlo – dice Viti – per scendere ‘per li rami’ verso un’adeguata riforma del sistema? Ma è quel che si dovrà fare disponendo, peraltro, di una nuova e prestigiosa interlocuzione qual è quella individuata dal Governo regionale, alla quale, come Straziuso rileva, è giusto venga affiancato uno staff che risponda ai profili di qualità e di merito che vengono rivendicati e che sono certamente diffusi fra le ‘risorse umane e professionali della regione’. Mi piace in ogni caso rilevare – conclude Viti – che la reattività alle scelte più delicate che si vanno compiendo e si compiranno sia destinata a rappresentare il segno di una attenzione sempre più esigente alla qualità delle nomine cui sarà prossimamente chiamata l’intera classe dirigente della Regione. Ciò che esigerà, in ogni caso, un migliore equilibrio nelle valutazioni cui verremo sollecitati sin dalle prossime scadenze”.