L?iter della Dop (Denominazione di origine protetta) Vulture, al vaglio dell?Unione europea è ultimato e quindi a breve il pregiato olio extravergine d?oliva, tra i migliori prodotti tipici della Basilicata, potrà essere commercializzato ovunque con il marchio di qualità .
L’iter della Dop (Denominazione di origine protetta) Vulture, al vaglio dell’Unione europea è ultimato e quindi a breve il pregiato olio extravergine d’oliva, tra i migliori prodotti tipici della Basilicata, potrà essere commercializzato ovunque con il marchio di qualità. Lo ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti intervenendo a Rapolla alla manifestazione “Pane e olio in frantoio”.
L’assessore Viti ha poi illustrato quanto previsto nell’ambito del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 per la crescita del comparto olivicolo. L’assessore ha evidenziato quanto previsto nel documento a partire dai finanziamenti per l’irrigazione, la riconversione degli impianti, il miglioramento varietale e della qualità dell’olio extravergine, il contenimento dell’impatto ambientale, l’ottimizzazione delle operazioni di stoccaggio delle olive, l’ammodernamento e l’adeguamento tecnologico dei frantoi, l’adeguamento della logistica aziendale, il potenziamento della rete commerciale e della strumentazione informatica, la realizzazione di nuovi impianti di lavorazione. Viti si è soffermato sulla Misura 214 che comprende anche l’olivicoltura e che sarà orientata ad incentivare i sistemi delle produzioni biologiche ed integrate. Ha quindi fatto riferimento ai programmi di miglioramento della Qualità dell’olio (già approvati dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata) che hanno visto assegnare la somma di 2milioni e 300mila euro alle Organizzazioni degli olivicoltori lucani. Essi prevedono interventi di Miglioramento dell’impatto ambientale dell’olivicoltura e di Miglioramento della qualità della produzione dell’olio di oliva e di olive da mensa. L’assessore ha infine parlato della normativa europea sull’etichettatura sugli oli extravergini a tutela degli oli di qualità per la quale si prevede, con un provvedimento ministeriale, uno snellimento delle procedure burocratiche.