Il logo

Manuale d'uso del Logo della Regione Basilicata

Questo manuale presenta gli elementi del sistema di identità visiva della Regione Basilicata. Lo scopo del presente documento è di aiutare gli utilizzatori a riprodurre correttamente il simbolo della Regione Basilicata contribuendo alla diffusione dei segni e dei colori esatti che costituiscono l’identità visiva regionale e a mantenere inalterata la riconoscibilità del soggetto comunicante.
 

Introduzione

L'esame degli strumenti di comunicazione regionali evidenzia un quadro variegato e spesso contraddittorio, confliggente con le esigenze di chiarezza e trasparenza della Pubblica Amministrazione.

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Elementi base

Lo stemma della Regione Basilicata è composto da quattro onde azzurre su sfondo argento, rappresentanti i fiumi Basento, Sinni, Bradano e Agri.

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Colori e Abbinamenti

Lo stemma della Regione Basilicata può essere riprodotto: a due colori blu e argento (grigio) su fondi chiari; ad un colore in blu su fondi chiari; ad un colore in argento su fondi chiari; ad un colore in nero quando non si ha la possibilità di utilizzare nessun altro colore

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Abbinamenti da evitare

Il logo della Regione Basilicata dovrà essere riprodotto seguendo il più possibile le indicazioni di queste linee guida e comunque evitando abbinamenti casuali.

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Il Carattere Istituzionale

Il carattere istituzionale scelto per tutte le comunicazioni della Regione Basilicata è il Meta Plus nelle versioni Normal e Normal Caps; Meta Plus Medium e Meta Plus Medium Caps.

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Il carattere istituzionale scelto per tutte le comunicazioni della Regione Basilicata è il Meta Plus nelle versioni Normal e Normal Caps; Meta Plus Medium e Meta Plus Medium Caps.

 

 

Il logo della Regione Basilicata dovrà essere riprodotto seguendo il più possibile le indicazioni di queste linee guida e comunque evitando abbinamenti casuali.

A tal proposito indichiamo alcuni esempi di abbinamenti da evitare:
 

I COLORI DEL LOGO

Il logo della Regione Basilicata può essere riprodotto utilizzando i colori indicati nella tabella di seguito riportata:
 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo stemma della Regione Basilicata può essere riprodotto:

  • a due colori blu e argento (grigio) su fondi chiari;
  • ad un colore in blu su fondi chiari;
  • ad un colore in argento su fondi chiari;
  • ad un colore in nero quando non si ha la possibilità di utilizzare nessun altro colore

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Il logo della Regione Basilicata potrà essere riprodotto anche:

  • a due colori blu e argento (grigio) su fondo blu;
  • ad un colore in negativo chiaro su fondo blu;
  • ad un colore blu su fondo argento;
  • ad un colore blu su fondo nero.

 

Lo stemma della Regione Basilicata è costituito da una fascia di quattro onde azzurre in campo argento che simboleggiano i quattro fiumi della regione: il Basento, il Sinni, il Bradano e l’Agri.
 

Lo stemma è stato costruito mediante una griglia modulare che ne garantisce l’univocità di rappresentazione e allo stesso tempo la leggibilità in qualsiasi dimensione.
 


 

Verrà riprodotto contantemente in Blu Pantone 2945 e utilizzato in abbinamento con il colore Argento per riempire il fondo dello stemma.

Il logotipo della Regione Basilicata è costruito utilizzando il carattere Meta Plus e riprodotto costantemente in Nero.
 


Infine il logo è costruito su una griglia modulare che ne dimensiona e organizza tutti gli elementi costituenti:
 



L’esame, anche sommario, degli strumenti e delle modalità utilizzati dagli organi e dalle strutture regionale per comunicare tra di loro e con gli interlocutori esterni – cittadini, istituzioni pubbliche, imprese, associazioni, scuole – presenta un quadro alquanto variegatoe sotto certi aspetti contraddittorio che, in molti casi, confligge con le esigenze di chiarezza, trasparenza e semplificazione della Pubblica amministrazione.

E’ emblematico, a tale riguardo, il caso della carta da lettera, che i dipartimenti e, talora, le singole strutture, utilizzano al di fuori di qualsiasi contesto unitario con un uso molto disinvolto dello stemma e del logotipo della Regione, dei caratteri tipografici e dei dati identificativi di chi scrive, omessi o riportati solo parzialmente.

Queste osservazioni, d’altra parte, sono valide anche per gli atti e i provvedimenti della Regione e dei dirigenti, per i mezzi impiegati nelle campagne pubblicitarie (manifesti, dépliants, inviti), per la segnaletica, la letteratura istituzionale (pubblicazioni, atti, convegni) e, in certi casi, per le applicazioni informatiche.

Il discorso, fatte salve le opzioni estetiche, investe, com’è evidente, sia la natura che la qualità dei rapporti che l’Ente vuole intrattenere con i cittadini.

La definizione di tali rapporti, orientati sempre più a intercettare e soddisfare in modo dialettico le esigenze degli “utenti”, fa perno anche sullo sviluppo della Società dell’informazione che rivoluzionando i tradizionali modelli organizzativi ed operativi della P.A., ne riduce il tasso di lentezza e di burocrazia e innesca, nel contempo, un cambio di mentalità sia in chi eroga i servizi che in chi li riceve.

In questo contesto si collocano gli sforzi rivolti all’utilizzazione, al potenziamento e all’ampiamento della rete informatica regionale che, come un vero e proprio sistema nervoso, deve regolare i flussi informativi interni all’Ente e quelli in entrata e in uscita.

Le dimensioni sempre più ampie di tali flussi e la molteplicità dei mezzi che li veicolano rimandano, perciò, a una visione d’insieme e alla necessità di un’integrazione strategica degli strumenti utilizzati con un’attenzione particolare agli elementi esteriori e formali degli atti (siano essi delibere, comunicati, lettere etc.), legandoli a canoni applicativi funzionali a un’idea di coesione e caratterizzazione sia nei confronti dei dipendenti che degli interlocutori esterni.

Da qui l’adozione del “Manuale d’uso del marchio regionale”, che poggia essenzialmente su due idee:

  1. lo stemma e il logotipo della Regione, sulla base dei criteri costitutivi fissati nella legge regionale n.12 del 1973, devono trovare applicazione uniforme (caratteri, grandezze, proporzioni, colori) in tutte le manifestazioni della comunicazione: modulistica, segnaletica, letteratura e pubblicità istituzionali.
  2. i documenti epistolari interni o destinati ai cittadini e alle imprese, alle associazioni e alle scuole devono sempre e comunque, per una elementare esigenza di chiarezza e per far sapere ai cittadini chi è il responsabile di determinati atti e procedimenti, riportare gli elementi identificativi che facciano facilemente risalire all’autore (indirizzo, telefono, fax, e-mail) e alla struttura che emette il documento.

Queste regole minime devono essere rispettate da tutti coloro che a qualsiasi titolo (tipografi, grafici, dipendenti della Regione) utilizzano il logo sia nella versione cartacea che in quella digitale.